
Astrologia per la medicina, iridologia, spina dorsale
L’astrologia medica è materia vastissima, e anche difficoltosa, poiché a mio avviso richiede sia conoscenza della medicina, della psicologia e psichiatria, che dell’astrologia, e non è semplice sommare queste competenze.
Pur non essendo quindi nella possibilità di dominare l’argomento, ho notato nella mia attività di consulti una grandissima risorsa nello zodiaco, per individuare l’organo da cui si genera una patologia misteriosa, e il suo decorso. Quando un medico si interroga senza trovare risposte, lo scienziato degli astri può suggerire letture diverse del quadro clinico che spesso si rilevano fondamentali.
Un ruolo speciale in questo senso lo gioca Plutone, padre delle sintomatologie nascose e illeggibili, per esempio.
Un caso assai recente è quello di una mia cara amica, la cui figlia, con Plutone di transito in sesta, ha sviluppato una totale insensibilità ad una gamba, di cui nessuno in due mesi di ricovero ha potuto comprendere l’eziologia. Le dissi che aveva un rapporto con il sistema nervoso ( quadrato a Urano) e che finito il transito sarebbe scomparso così come era venuto, poiché non c’erano altri astri in zona salute: ed è andata esattamente così.
Vi preannuncio che è mia intenzione a gennaio proporre un corso di altissimo livello proprio di astrologia medica, mancante da anni nel panorama italiano di ampio respiro come quello che ho in progetto; l’arte di Urania può essere un appoggio considerevole per chiunque operi per la salute delle persone, dall’erborista al chirurgo, dal massaggiatore all’iridologo.
Veniamo quindi al fattore iride: non poche persone, dopo aver visto la mia interessante intervista a Daniele Lorito, medico e iridologo, mi hanno scritto chiedendo approfondimenti.
Per rispondere alle vostre richieste, mi sono affidata agli scritti di Massimo Frisari, compianto esperto dello zodiaco applicato alla medicina, autore di testi illuminanti che vi suggerisco di divorare, se amate questi studi, e ciò che segue è tratto da suoi scritti:
“Un’interessante ipotesi di lavoro intesa a meglio decifrare le corrispondenze anatomiche dello zodiaco è quella presentata per la prima volta dal francese Savoret sulla rivista “Les Cahiers Astrologiques” nel marzo 1959.
Con straordinario intuito questo studioso comparò le dodici divisioni radiali dell’iride (che vengono utilizzate ai fini diagnostici da coloro che osservano o fotografano gli occhi per conoscere le affezioni organiche) con il tradizionale schema delle corrispondenze anatomico-zodiacali.
In questo modo egli riuscì ad accertare impressionanti similitudini tra certe macchie e segni che si riscontrano sull’iride e la posizione dei pianeti nell’oroscopo di nascita.
Numerosi autori si sono dedicati con passione allo studio comparato tra astrologia e iridologia sulla scia della geniale intuizione di Savoret.
L’iride riflette l’oroscopo e l’oroscopo riflette l’iride: in Francia, per esempio, la scuola iridologica di Gilbert Jausas incoraggia gli astrologi a considerare anche l’iride delle persone che richiedano l’oroscopo per problemi di salute.
Jausas in persona inviò qualche tempo fa ad André Barbault una decina di schede iridologiche accludendo la data di nascita delle persone cui era stata fotografata l’iride.
Dopo aver costruito le mappe di nascita degli interessati, Barbault notò una concordanza del 70% circa tra le posizioni dei pianeti e la localizzazione dei segni iridei.
Sulla base delle esperienze si può dunque affermare che lo studio comparato dell’astrologia e dell’iridologia, anche se è un metodo ancora sperimentale, suscettibile di ulteriori modifiche, costituisce una valida strada che può condurre a una nuova disciplina, comprendente tutte le conoscenze dell’uomo”
Massimo Laterza, naturopata, afferma in un saggio presente sul web che “potremmo dire che le costituzioni Iridee sono come la Croci e gli Elementi Astrologici e ci danno delle informazioni immediate cioè di “base”. Come in Astrologia la preponderanza di elemento o di una croce può fornirci indicazioni che vanno al di al della posizione dei pianeti nei segni, cosi in Iridologia , le Costituzioni ci danno informazioni che stanno comunque alla base di quella che sarà poi la lettura della mappa e dei segni”
Ritengo che tramite l’iride sia possibile capire, fra le tante opzioni, come agirà un marte leso in casa terza per esempio, nella salute di un soggetto; ma a sua volta, l’analisi di marte natale, tanto per rimanere nello stesso esempio, può aiutare il medico iridologo a non sottovalutare il suo impatto e definire i contorni della sua azione.
Altrettanto interessante è la corrispondenza fra segni e vertebre; un mio amico carissimo, posturologo e appassionato di astrologia, mi conferma che la rispondenza pervenutaci dalla sapienza zodiacale trova ampissima risonanza nei punti della colonna vertebrale più soggetti a distorsioni o difetti in base al segno solare o comunque a quello più evidenziato nel tema, e anche nel segno occupato da Saturno, che governa tutto lo scheletro.
Anche qui mi affido alla competenza del Frisari, specifiche nell’immagine:
“Le corrispondenze anatomiche della colonna vertebrale riguardano i primi nove segni zodiacali, dall’Ariete al Sagittario.
Specifichiamo segno per segno le “corrispondenze” con le vertebre cervicali, toraciche, lombari, sacrali e coccigee.
L’ariete ha corrispondenza con le prime due vertebre cervicali, il Toro con la terza, la quarta, la quinta e la sesta, il Gemelli, oltre che con la settimana e ultima vertebra cervicale, anche con le prime due toraciche.
Il segno del Cancro corrisponde alla terza, alla quarta e alla quinta vertebra toracica, il Leone alla sesta, alla settimana e all’ottava, la Vergine alla nona e alla decima, la Bilancia all’undicesima e alla dodicesima vertebra toracica.
Lo Scorpione ha corrispondenza anatomica con le prime due vertebre lombari, Il sagittario con le ultime tre, con le cinque vertebre sacrali fuse insieme e con le quattro vertebre coccigee.
I segni del Capricorno, dell’Acquario e dei pesci non hanno “corrispondenze” sulla colonna vertebrale, ma si riferiscono rispettivamente alla rotula, alle tibie e fibule, e alle 26 ossa del piede” (immagine presa dall’articolo di Frisari)
Per me, al di là di tutto, rimane sempre e comunque lo stupore di quanto sia immensamente vero, che così in cielo, così in terra.