LO STATO DELL’ASTROLOGIA E UN INVITO SPECIALE
Proprio ieri scrivevo come io apprezzi poco l’orgia oroscopica di fine anno: le previsioni segno -solari che suddividono l’umanità in 12 tribù, stanno all’astrologia come i sofficini al ristorante stellato.
Molti penseranno che io ecceda nel mio giudizio, e non me ne vogliano i carissimi colleghi che li scrivono, magari anche con sapienza e fantasia, ma concordo con Discepolo quando in “Requiem per l’astrologia” spiega come sia stato proprio il diffondersi di questa astrologia consumistica a sottrarre considerazione e spessore alla nostra amata disciplina.
Quali sono gli effetti di questo spostamento di giudizio? Molti sostengono che alla fine sia un innocuo intrattenimento che addolcisce il caffè del mattino, in realtà gli effetti sono ben più controversi.
Di recente, per far fronte alle mie esigenze di reperimento dati su una ricerca che conduco su astrologia e omosessualità, mi sono rivolta ad un’associazione di settore prestigiosa, e mi sono vista chiudere le porte, nonostante incontri e spiegazioni: ha deciso di non voler collaborare con qualcosa di dubbio, un po’ circense, come gli astrologi: perché fra un tizio in giacca di paillettes che vaticina i nativi toro tutti felici, e un altro tizio che nel suo studio legge e studia contribuendo al progresso delle scienze umane, loro vedono solo il primo.
Il grand guignol televisivo di nani, ballerine e oroscopari che a ritmo di trenino caraibico affolla le trasmissioni ha definitivamente deviato l’immagine di chi si occupa seriamente di uno dei metodi cognitivi e interpretativi della realtà più profondi che la specie umana abbia epistemologizzato nel suo cammino.
Che fare?
La risposta giusta è insegnare, stimolare, investire nella formazione delle giovani leve, che portino avanti il faro e diffondano sempre più il valore di una arte-scienza impagabile.
Per me l’astrologia è il sale della vita e quest’anno appena concluso ha visto, per me, la realizzazione di un sogno: esattamente un anno fa nasceva la mia Accademia Astrea di studi astrologici e oggi posso dire di aver fondato un gruppo di lavoro di enorme talento e motivazione. Proprio ieri, scrivendo nel gruppo di lavoro ( chiamato “le pianetine”) ho ricordato una frase della mia adolescenza, che oggi come mai è per me tornata attuale e calzante: “la vita è una pastarella alla crema e io ci sto navigando dentro”. La vita è difficile e a tratti esiziale, ma la gioia di vedere spiccare un volo di farfalle verso le costellazioni zodiacali ripaga di tanti momenti di scoraggiamento.
Fra questi momenti difficili, mi sia permesso il ricordo di Carla Pretto, grandissima astrologa che ci ha lasciato solo due giorni fa; ci avevo parlato di recente e aveva accettato di tenere tre seminari per la mia Accademia, pur avvisandomi che non stava bene e sperava di avere energia bastevole. Non è stato così, e un altro pezzo di astrologia italiana di spessore se ne va con lei, mi consola solo saperla finalmente in mezzo a tante tante stelle.
Ma guardiamo al futuro, a coloro che ci saranno: dedico a loro e a tutti coloro che mi seguono le mie fatiche e il mio impegno, e ringrazio tutti dal profondo del cuore: i follower che hanno condiviso i miei scritti, i clienti che mi offrono la loro vita con parole toccanti e mi chiedono una luce, i docenti che hanno collaborato con noi; e in particolare i miei allievi dei corsi, che mi hanno regalato soddisfazioni ineguagliabili.
Ma oltre i ringraziamenti … io sono della vergine, amo il fare. Per ringraziare tutti voi, e per coinvolgere chi magari è appena alle prime curiosità, vi invito tutti sin da ora all’evento che sto organizzando per la Giornata Mondiale dell’Astrologia, che si celebra ogni anno durante l’equinozio di primavera dell’emisfero settentrionale perché cade il giorno in cui il Sole entra nel segno zodiacale tropicale dell’Ariete.
Nel 2023 sarà lunedi 20 marzo e l’evento durerà da sabato 18 non stop con un susseguirsi di seminari live aperti a tutti, consulti di lettura del tema omaggio, estrazione a sorte di una piccola biblioteca astrologica fra tutti i partecipanti, e l’assegnazione del premio Accademia Astrea al giovane talento che presenterà un suo lavoro degno di stampa, che sarà edito a spese dell’Accademia. Molte altre iniziative a cui sto lavorando si aggiungeranno, seguitemi, e ricordate sempre, “ci sono più cose in cielo e in terra che non nella filosofia” ( Shakespeare)