ZONE ROSSE, VARIANTI E QUARANTENE, COSA CI DICONO GLI ASTRI
“La storia è un incubo dal quale sto cercando di svegliarmi”. è una citazione dall’Ulisse di James Joyce, opera che amai molto ai tempi dei miei studi, e mai me la sono ripetuta così spesso.
Siamo in prigione, ostaggio di una classe politica ignorante e venduta che usa un minuscolo essere come arma di distruzione del nostro futuro economico. Ma ne usciamo.
Riassumiamo per chi non avesse letto i miei articoli precedenti: la mia teoria è che essendo il virus collegato ad un errore nell’alimentazione in Cina, dovevamo guardare al segno che regge la produzione alimentare, agricola e animale, cioè il Toro.
Il Toro è attraversato da Urano fin da prima della pandemia, e porta eventi improvvisi a volte nefasti, com’è nella sua natura, che stimolata dall’ammasso di pianeti capricorno del gennaio 2020 e dalla presenza di nettuno in pesci, che rappresenta i virus, ha scatenato il film horror in cui siamo immersi.
Permettetemi di ripetermi, perché l’ho scritto anche in precedente post: il virus sta diminuendo, se non per contagio ( oggi ancora alto) per letalità. Se vi fate impressionare dalla televisione non è colpa degli astri: certo se facciamo milioni di tamponi, contiamo i positivi due volte se non guariscono in 15 giorni dal primo tampone, e adesso contiamo anche i positivi da vaccino, perché ci sono, non ne usciamo più. A Bergamo, mi pare, un anno fa, avevamo camion pieni di bare ed eravamo ad un passo da montare intubatori negli stadi. Ma vi sembra lo stesso panorama di oggi? Le terapie intensive sono piene solo in alcune zone, e i guariti giornalieri molti di più di un anno fa. Oggi poi ci sono i tamponi molecolari che sono molto più reattivi, rispetto a marzo scorso, se li avessimo avuti i dati di un anno fa sarebbero stati molto più alti e i dati di oggi sarebbe quindi in proporzione molto meno allarmanti. Si tiene alta l’ansia parlando delle varianti come di un’inaspettata tragedia quando un ragazzino di terza media che ha studiato scienze sa che tutti i virus mutano per sopravvivere: in questo modo possono infettare la stessa persona due volte, anche se vaccinata. Era un qualcosa di cui eravamo già consapevoli. Fra l’altro, la mutazione di un virus spesso è anche ciò che lo fa estinguere: quello della influenza spagnola terminò bruscamente dopo la terza ondata; perché il virus mutò in una forma più mite, essendo morti gli ospiti del ceppo più pericoloso quest’ultimo non riusciva più a propagarsi.
Certo è che avevo scritto che a gennaio sarebbe stato l’ultimo picco e invece si sta verificando adesso, e mi sono chiesta perché, quale dei miei calcoli sia stato inesatto, anche per fornirvi una giusta visione di come andranno le cose. Su una cosa però ho visto giusto di questa primavera: non ci sarebbe mai più stato un lockdown; in effetti una zona rossa non è in quarantena, perché le attività produttive, eccetto il commercio, sono aperte. Fabbriche e uffici lavorano mentre in quarantena eravamo tutti a casa tranne l’essenziale.
L’analisi astrologica ci dice che finché tutti i pianeti fino a Saturno non abbiano terminato quel tipo di transito che ha causato l’evento, e i veloci non abbiano compiuto a loro volta l’intero giro zodiacale fino al punto di partenza, l’evento non finisce. Gli ultimi due passaggi che avrebbero chiuso il ciclo sono rispettivamente Marte in toro ( terminato il 7 marzo ) , sole in pesci ( termina il 21 marzo) mercurio in pesci. ( che termina il 6 aprile)
Ho tenuto in considerazione in questi mesi anche i cicli di Barbault, le fasi lunari e le eclissi, il tema natale dell’Italia che io considero nata il 18 marzo alle 0,00 a Torino, data dell’unificazione nazionale,e ho effettuato delle previsioni sull’andamento del virus e delle quarantene in Italia che si sono verificate con precisione; nel libro che ho pubblicato in merito, Astrologia, corona virus e altre pandemie, ho asserito che a gennaio avremmo avuto l’ultimo picco, problematico ma di breve durata, e poi lentamente saremmo tornati alla normalità vera per maggio, cioè dopo la fine del transito di mercurio in pesci, come ho detto.
Fin qui, ho fatto solo un errore, anche se importante: ammetto subito che pensavo che l’ultimo picco sarebbe stato a gennaio con l’ingresso di Marte in toro, mentre il picco è stato all’uscita di Marte, il suo colpo di coda, il sette marzo. Perdonatemi , so che due mesi in questa situazione sembrano un’attesa straziante, ma è la prima volta che noi astrologi possiamo osservare una pandemia e una quarantena mondiale in diretta web con tutti i dati.
Il fatto che Marte sia più violento in entrata che in uscita, non è certo una mia teoria; Ciro Discepolo addirittura la utilizza per correggere l’ora di nascita: perché l’arrivo di Marte in una casa è così fortemente osservabile da essere definito da Discepolo “ una puntura di spillo”. Ritenevo che Marte agisse come di consueto, molto forte all’inizio del transito, per poi diminuire di impatto; certo che anche i suoi colpi di coda, sebbene rari, sono devastanti, e in questo caso è stato così.
La causa di questa intensità, l’ho attribuita con una profonda analisi al fatto che contemporaneamente alla fine del passaggio marziale in toro, doveva compiersi il passaggio di sole e mercurio in pesci. Si tratta dei transiti che chiudono il ciclo planetario della pandemia, per l’Italia e tutti i primi paesi colpiti. Ipotizzando il picco a gennaio, questi transiti avrebbero segnato l’uscita dall’emergenza, ma trovandosi durante un picco, ne hanno esaltato la virulenza.
A questo si aggiunga che l’Italia è dei pesci: permettetemi di citare ancora Discepolo ( del resto è il più grande astrologo vivente, secondo me) che sostiene da sempre che i 20 giorni e prima il compleanno sono i più intensi, “un catalizzatore di energia” che perdura fin dopo la morte del soggetto. Questa intensità si legge sia in senso positivo che negativo per cui credo proprio che Marzo sarà il picco peggiore con chiusure varie, ma grazie alla fine dei cicli planetari, e all’energia del nostro compleanno, anche l’inizio della fine.
Sono convinta come scrissi nel libro che maggio rimanga ancora il “tana libera tutti”, che implicherà comunque varie accortezze, ma in sostanza una ripresa di normalità che si farà sostanziale ogni giorno di più. Solo pensavo marzo come partenza della ripresa, che è da collocarsi dopo pasqua. Per normalità intendo magari ancora mascherina e distanziamento di base ma con tutte le attività aperte e possibilità di muoversi: insomma alla prevenzione di base e nulla più.
Diverso discorso è per l’ottusità di una classe politica che nonostante l’arrivo del caldo, del vaccino, ci chiude come durante la prima fase. Ieri su una rete televisiva hanno mostrato i produttori di vino ( senza ristoranti e matrimoni non smerciano) e non hanno il posto per la nuova vendemia né il budget. Fiorai, organizzatori di eventi alla fame. Forse qualcuno si ricorda quando dissi che con un cielo simile, furono promulgate le leggi razziali e mi aspettavo il varare di qualche legge liberticida e che avrebbe condannato a morte, per fortuna in questo caso figurata, di una parte della popolazione.
L’Italia sta andando incontro ad una crisi economica senza precedenti. I settori dell’eccellenza docg, del turismo, dell’arte e spettacolo, l’intrattenimento tutto, sono alla fame. Un enologo intervistato ieri a proposito della crisi ha detto che continuando così l’anno prossimo il 40% della toscana sarà in vendita.
Possibile che non si possa aprire in sicurezza? Lavorare tutti con attenzione controllando gli assembramenti? Non c’è la volontà di far bene, e credo ormai ci siano interessi imperscrutabili sul denaro che gira attorno a tutto questo, che impedisce, nonostante i 200.000 vaccini giornalieri , di allargare le maglie e salvare gli italiani dal disastro; speriamo che gli italiani se ne ricordino in cabina elettorale, ciascuno con il suo pensiero ma cona la ferma intenzione di dare un segno.