CHI MI CRITICA
Oggi scrivo un post particolare, diverso da quelli che amo pubblicare per amore di questa favolosa disciplina e della sua divulgazione.
E’ un post che ho appositamente tenuto pronto per tanto tempo: come molti sanno, seguo l’astrologia attiva di Ciro Discepolo, e sapevo di dover canalizzare , intorno alla befana, l’opposizione di marte a saturno. Transito che , date le case in cui è collocato, porta lotte e attacchi: la mia scelta è se agirli in senso attivo , o subirli in modo passivo . E io agisco .
E’ da meno di un anno che sono apparsa in modo significativo sul web, e ho raccolto molto successo e considerazione da parte di lettori e clienti, di molti astrologi, e critiche da parte di altri . Le critiche mai per una mia incompetenza, nessuno è mai riuscito ad evidenziare dei miei errori di valutazione, od interpretazione, insomma non una voce che potesse dimostrare la mia scarsa preparazione o capacità.
Ma dato che sono contraria agli oroscopi segno solari e ad altri vezzi da personaggio televisivo in cerca di acclamazione putrida delle masse inebetite, fra tette culi e sagittari, fonte primaria di consolazione di ego vacui e portafogli in cerca di carta, io resto scomoda.
In realtà, Ciro Discepolo lo ha scritto prima di me, in modo migliore e in due lingue, nella sua ultima fatica , “Requiem per l’astrologia”. Ma Ciro, uno dei massimi astrologi viventi al mondo ed unico italiano pubblicato dall’american federation of astrologers, tradotto in decine di lingue, fondatore di una propria scuola di pensiero, è in parte inattaccabile, in parte supera con buona filosofia partenopea tutto ciò, probabilmente.
Ma io, giovane voce, assolutamente cane sciolto rispetto a scuole, associazioni, seminari, gruppi di potere, conventicole di maestrine – suorine, leggasi il tutto con “io non devo dire grazie a nessuno” vengo attaccata essenzialmente con due argomenti:
1: non ci metto faccia e nome
2: faccio consulti astrologici a poco prezzo
Ora, sapete perché celo la mia identità? All’inizio fu solo un’ indicazione della mia preside, quando ancora insegnavo. Ma poi…. Ho scoperto che la seconda pelle, quella del personaggio, mi stava addosso, aveva un suo perché che quasi mi sfuggiva.
Avete presente la fiction dal successo planetario THE YOUNG POPE, con Jude Law?
Un’opera corrosiva che ha ribaltato lo schema della novelty di impianto classico nella storia della televisione, in cui i ruoli d’autorità non devono mai essere esacerbati rispetto agli effettivi canoni storici. ( cit. Aldo Grasso, storia della televisione). Ad un certo punto, Jude Law Papa chiede all’incaricata culturale del governo vaticano queste domande:
Chi è lo scrittore più importante degli ultimi 20 anni?
Salinger, fu la risposta
E l’artista contemporaneo?
Bansky, fu la risposta
Il gruppo di musica elettronica?
Draft Punk, fu la risposta
E qual è il filo rosso che unisce tutte queste figure che sono le più importanti nei loro rispettivi campi? Nessuno di loro si fa vedere. Nessuno di loro si fa fotografare. Nessuno sa chi siano veramente.
Ecco, in epoca di selfie-instagram-vite raccontate-biografie di facebook che non servono ad una cippa lippa, io lascio che a parlare di me sia la mia intelligenza, la mia arte, la mia cultura, il successo del mio lavoro.
Voglio essere attaccata per i miei contenuti e le mie parole, che rivelano di me tutto quello che sia debito sapere. Voglio lasciare dietro di me solo contenuti e non immagini, solo rigore, metodo, studio e non sbrodolamenti personali che servono all’astrologia come la carta igienica può servire ad un pesce.
Gli unici che hanno diritto a sapere chi io sia sono i miei clienti, ai quali fornisco nome, indirizzo e codice fiscale, telefono di casa, perché devono poter controllare se stanno pagando e fidandosi di una persona corretta o di un truffatore.
E sottolineo che con moltissimi di loro in meno di un anno di web, è nata un’amicizia reale: non mi nascondo alle persone, ma mi celo al mondo.
Vorrei anche, così, rimarcare che faccia e nome non hanno impedito a Wanna Marchi di truffare centinaia di persone, tanto per citarne una, mentre non mi risulta che Peter van Wood e LIz Greene abbiano mai commesso scorrettezze di alcuna natura. Eppure pensate un po’ , entrambi all’anagrafe avevano nomi diversi: Elizabeth Leigh per lei , Peter Van Houten per lui.
Vediamo al punto denaro: ricordo un post in cui alcune vestali della nostra disciplina lanciavano anatemi contro chi, come me, effettua consulti senza tariffario, ad offerta libera, finendo con l’intascare cifre assolutamente non dignitose. Premesso che non vedo come le mie pratiche commerciali debbano essere oggetto di critiche da chicchessia, vi dico che in questa posizione da loro assunta c’è una cecità culturale spaventosa.
Da me, arrivano persone che mai e poi mai sarebbero andate dall’astrologo. Il basso prezzo invita ad avvicinarsi , e le persone scoprono un nuovo modo di pensare alla propria via, al futuro, a quali energie si stanno muovendo nel loro cielo e quale cammino sia meglio intraprendere.
Persone che credevano l’astrologia fosse l’anno negativo del cancro scoprono che con il tema natale personale si possono spiegare tanti fatti e paure, e superarli. Dal punto di vista della divulgazione della validità dell’arte di Urania, faccio più io e chi opera come me che tanti anchor men dell’applauso prefissato.
Ma il punto più importante, è che il costo basso mi mette in contatto con persone che non avrebbero mai potuto affrontare l’esborso che molti miei colleghi chiedono.
Ho accumulato un’esperienza se non quantitativamente superiore a quella di molti colleghi, assai più varia, perché ho studiato temi natali di dolore vero, di possibilità bloccate, di cieli grigi e che poco offrono come alternativa.
Ritengo, con tutto il rispetto, che chi può permettersi cifre importanti per l’astrologo sia una persona benestante, spesso parecchio. Credo che soffrire per un lutto o una disgrazia, bordo piscina, sia diverso dal farlo timbrando il cartellino in fabbrica alle 5 di mattina.
Molti miei colleghi dal tariffario a ore, perdono inevitabilmente l’opportunità di esercitarsi su una buona fetta di vita vera, effetti e valori di configurazioni planetarie che non gli passeranno mai sotto gli occhi in modo statisticamente significativo.
Senza questa mia pratica intensa di lettura temi natali di vite di ogni genere, non avrei mai colto davvero il senso di Plutone sulle persone più deboli, quelle che Elsa Morante racconta nel romanzo “La storia”, epopea di vite comuni su cui il potere passa, stravolge, uccide, senza che costoro abbiano mai la possibilità di far realmente udire la loro voce, il loro urlo.
Sono e sempre sarò devotamente debitrice a costoro, e ai 5 euro che dignitosamente mi hanno dato, e ai 5000 pensieri di studio e cultura che mi hanno permesso di affrontare: moneta assai più preziosa di tutto il resto.