Due parole sull’Astrologia attiva
Non avendone mai parlato in modo estensivo, dopo la lezione del mio corso di ieri in cui abbiamo affrontato l’argomento, ho realizzato che era senz’altro il momento di parlarne poiché questa scuola di pensiero, fondata da Ciro Discepolo, è la punta più alta dell’utilità che l’astrologia può avere sull’essere umano.
Normalmente noi siamo avvezzi a considerare ineluttabile l’effetto di qualche pianeta negativo in transito o di qualche brutta rivoluzione solare, e ci attrezziamo per resistergli, per accettare la lezione che questo transito ci vuole dare, con la speranza di uscirne magari più infelici ma più saggi. L’astrologia attiva invece prevede che noi assumiamo da subito un atteggiamento appunto attivo verso i significati del transito: Discepolo parla di esorcizzazione del simbolo, concetto forse non di immediata comprensione per tutti per cui io preferisco definire l’astrologia attiva un assecondare le forze celesti per pilotare gli effetti la dove vogliamo noi.
Cercherò di spiegarmi con un esempio pratico: poniamo che il pianeta Urano, noto sovvertitore dello status quo, entri nella nostra casa settima (cioè quella del matrimonio e della coppia) è ragionevole aspettarsi una crisi coniugale, a volte così seri da sfociare in un divorzio.
Ovviamente non è l’unico significato possibile, perché potrebbe portare la coppia a rinnovarsi, rimodellarsi, a fare un po’ il tagliando come dico spesso, per tirare fuori eventuale polvere messa sotto il tappeto, chiarire eventuali problematiche lasciate irrisolte, per ripartire con un coinvolgimento ancora maggiore e dei nuovi obiettivi da raggiungere. Ecco, la differenza tra questi due destini possibili sta proprio nel modo in cui noi ci poniamo di fronte all’aspetto: se rimaniamo fermi ad aspettare che il pianeta mostri i suoi effetti probabilmente ne saremo vittime; se decideremo che proprio perché c’è quel passaggio la nostra vita dovrà accogliere i significati di quel passaggio, viverli fino in fondo, saremo in grado di pilotare questi effetti sui risultati da noi sperati.
Sta per passarvi Marte in VII? Esso ci parla di liti con il coniuge ma anche con tutte le persone intorno a noi, l’ideale è avere nel cassetto un elenco di persone che ci hanno fatto piccoli o grandi torti che nell’occasione di questo passaggio celeste cercheremo per fargli sentire tutte le nostre proteste e rimostranze. Abbiamo Saturno che transita in casa VI? Forse è il caso che cominciamo a guardarci intorno per un nuovo lavoro, e gli esempi potrebbero continuare a milioni. Il senso di tutto questo è che un pianeta non agisce decine di volte durante lo stesso transito, quindi se noi stessi preveniamo e assecondiamo gli effetti di un movimento è un po’ come se lo stesso non avesse più niente da fare con noi, cioè abbiamo anticipato le azioni che il pianeta transitante poteva far verificare, scegliendo noi i modi ed i tempi in cui agire.
Questo ci porta spesso ad arginare catastrofi, anche se dobbiamo essere onesti col cielo e non cercare di imbrogliarlo con cose di poco conto sperando che bastino. A transiti lenti e potenti bisogna contrapporre azioni lente e potenti.
Ciro Discepolo va anche oltre ricordando che i transiti difficili alla fine sono sofferenza un po’ a 360° e suggerisce per esorcizzarli adeguatamente anche di vivere per tutta la durata del transito o perlomeno al passaggio sui gradi più importanti (per esempio quelli in cui forma un aspetto preciso con un altro corpo celeste) di osservare un periodo di privazione, dal cibo, dal fumo, dai divertimenti; e addirittura di ricorrere a qualche pratica medica salutare ma invasiva e dolorosa come la pulizia gengivale profonda.
Il suo concetto è più soffrite meno il transito vi farà soffrire: meglio un po’ di digiuno e qualche festa in meno che la disoccupazione o un matrimonio rovinato.
Premetto subito che a me l’idea della vita piena di privazioni e con interventi dolorosi mi ricorda tanto il sacrificio dell’agnello sull’altare e sembra che mi riporti così indietro nel tempo da non poterlo considerare accettabile: un po’ come la flagellazione dei primi cristiani, però devo ammettere che il metodo funziona. Se a questo riusciamo ad unire una rivoluzione solare mirata di certo possiamo trasformare dei periodi nefasti in periodi quantomeno neutri, però a differenza delle RSM che spesso sono difficilissime da organizzare l’astrologia attiva è alla portata di tutti noi, semplice ed intuitiva; ad esempio io so che Marte in VIII porta spesso spese ingenti ed io aspetto quel periodo circa ogni due anni per tutti gli acquisti molto significativi della mia vita, dalla macchina agli elettrodomestici, proprio per assecondare il transito.
Certo a volte non è possibile rinviare così tanto un acquisto o una lite, o non ci viene in mente niente a cui rinunciare per rendere la nostra vita un po’ meno dolorosa ma ci tengo a dire che l’astrologia attiva è in assoluto una delle forme più evolute della nostra amata disciplina. Non è facile capire il meccanismo , ma evidentemente il sistema zodiacale è una fonte inesauribile di risorse , anche e soprattutto nei periodi peggiori per la nostra vita.
Vi invito a provare partendo magari con eventi e transiti più piccoli e diretti e a decidere se è un sistema che pensate di poter adottare. Cosa ne pensate?