GIOVE, LA PANDEMIA, LE QUARANTENE E LA TEORIA DELL’OSCILLATORE
Leggo ovunque che molti miei colleghi sono convinti che la pandemia e i suoi effetti, finiranno solo con la breve permanenza di Giove in pesci: il primo passaggio avverrà dal 14 maggio al 29 di luglio, poi l’anno prossimo. Premesso che come ho più volte scritto, la pandemia è già finita, sono mesi che siamo in stallo sui 18-21000 contagi, fra zone pitturate come apache e l’economia in ginocchio: ormai è tutta politica e denaro. Ma gli effetti della pandemia, incluse le famose quarantene, sono ancora qui con noi e pesano.
Orbene, a me questo passaggio invece qualche crea qualche timore anche se ci tengo a dirlo, non smentisce assolutamente le previsioni che da un anno vado facendo, che dopo il 5 aprile, in accordo con la luna e le sue fasi ovviamente come tutto ciò che vive, è tutto in discesa e gradatamente riconquisteremo una certa normalità. Magari le mascherine le dovremo usare ancora qualche mese, ma davvero è il male minore.
Detto questo, il passaggio di Giove di certo agirà in qualche maniera, per due fattori: primo, il transito è in pesci, segno connesso con l’esordio della pandemia con il toro; secondariamente, perché l’Italia nazione è dei pesci, e anche se non arriva ai gradi del sole del nostro paese prima di retrogradarsi in aquario, in parte parlerà la stessa lingua, diciamo.
Cosa porterà? Ora, chi è astrologo sa che non esistono pianeti buoni e cattivi: ognuno porta con sé dei valori, delle scelte da fare, delle situazioni. Ma è anche vero, come dico sempre, che le stelle propongono e gli uomini dispongono, e nel caso di Giove e Saturno questo diviene ancora più evidente. In qualche modo , gli ultimi due pianeti del sistema antico risultano molto sensibili alle azioni umane, mentre meno gestibili gli ultimi tre.
Giove ha un’azione dilatatrice di ciò che trova, come prima azione. È il pianeta che gonfia, espande, mette all’attenzione, rende evidente e fuori scala la situazione che lo accoglie: per questo gli antichi lo definivano fortuna Maior, aumentava in qualche modo già dai primi attimi di transito la situazione di vita del soggetto, mentre Saturno compie l’azione contraria, ossia restringe ciò che trova, secca, asciuga e prosciuga. Ciro Discepolo ha chiamato questo effetto di Giove “oscillatore bistabile” cioè qualcosa che a volte funziona in positivo altre in negativo.
Ecco, il punto è proprio questo: se Giove il 14 maggio troverà vaccini che procedono, contagi in calo evidente, e diciamolo, un po’ più di maturità da parte di tante persone che non osservano regole minime come lavarsi le mani, sarà il colpo di grazia a questa oscura vicenda. Ma se ci troverà in mezzo al guado, dite pure che potrebbe ampliare le ultime difficoltà, rendendo le tappe di normalizzazione più oscillanti e con qualche ostacolo: vale a dire qualche grosso improvviso focolaio, la variante killer, il caldo che non arriva ( si sa che il caldo ferma i virus, tutti) i vaccini che non bastano, e via così.
Abbiate fiducia, si tratterebbe di alti e bassi nel cammino, non di uno stop né tanto meno di un balzo all’indietro con altri lockdown. Si andrà comunque avanti ma con un ritmo meno serrato e varie difficoltà da superare, nel caso. Comunque il transito termina alla fine di luglio.
Se invece Giove trovasse, come ho già detto, una situazione di netto miglioramento globale, a locali riaperti, scuole in presenza, ospedali gestibili, anche con tanti paletti, aiuterà a velocizzare il suddetto chiudersi degli effetti della pandemia, anche se purtroppo non quelli economici per cui ci vorranno passaggi più lunghi e aspetti con Urano prolungati.