Il Metaverso, l’era dell’Aquario e Plutone
Qualche giorno fa ero fuori con delle amiche a Spello, in Umbria, e una di loro mi ha chiesto: ma secondo te siamo davvero già entrati nell’era dell’aquario?
Premetto che l’argomento è molto più legato alla realtà new age, costola dell’antroposofia di Rudolf Steiner, che all’astrologia pura: anche se per chissà quali osmosi culturale, la definizione delle ere che scandiscono il tempo dell’umanità sono state battezzate con i nomi dei segni zodiacali. Il cammino è in senso inverso per cui non si va avanti nella normale sequenza zodiacale ma si arretra.
L’età dell’aquario è da venire al termine dell’era dei pesci in cui siamo attualmente immersi, o più probabilmente appena usciti, e promette pace, sviluppo, libertà, uguaglianza di tutti gli uomini.
L’era dei pesci, che precede quella dell’aquario, è quella delle grandi religioni, della vita organizzata intorno al concetto di Dio, e al progressivo allontanamento dalla simbiosi stato-costume-religione assai visibile già in due delle grandi religione monoteiste, cioè cattolicesimo ed ebraismo. Così come il segno dei pesci parla di misticismo, l’era attuale ci vede ancora legati ad una spiritualità devota e dogmatica, mentre l’era prossima sarà centrata sull’uomo e sulla nuova divinità, la tecnologia, che ci permetterà di fare cose strabilianti e ci farà sentire come un Dio.
Lascio a voi le considerazioni opportune, perché io sono qui per fare astrologia e non , per citare Elisabetta I d’Inghilterra, aprire finestre sul cuore degli uomini.
Ma quando arriva realmente questa nuova era? E’ dal 1970 che se ne parla e ogni studioso cita date e calcoli un po’ ad uso personale. La grande scoperta delle filosofie orientali avvenuta nel secolo scorso e il conseguente tentativo di sincretismo culturale, ha portato moltissimi studiosi, come René Guenon, ad assimilare i concetti di ere con quello di Yuga, I grandi periodi delle Sacre Scritture induiste, tra cui i Veda.
Il Kali Yuga è l’ultimo dei quattro yuga, quello attuale; si tratta di un’era oscura, caratterizzata da numerosi conflitti e da una diffusa ignoranza spirituale. Il Kali Yuga è l’ultimo dei quattro Yuga, e alla sua fine il mondo ricomincerà con un nuovo Satya Yuga (o Età dell’oro); questo implica la fine del mondo così come lo conosciamo (più di ciò che accadde alla fine degli altri Yuga, perché la Storia cadrà nell’oblio) e il ritorno della Terra ad un paradiso terrestre. ( citato da wikipedia).
Ovvia la parentela con il risveglio delle coscienze e della giustizia che arriverà con l’età dell’aquario. In cui finalmente saranno liberi e uguali tutti gli uomini, la fame, le discriminazioni, le sofferenze spariranno per saggi governi e amministrazioni illuminate che ripudieranno la guerra e il predominio a favore di una fratellanza cosmica.
L’astrologia, a differenza di altri sistemi di lettura del divenire, come sempre riesce a darci un calcolo assai preciso; noi sappiamo che le costellazioni che hanno dato il nome ai segni zodiacali al giorno d’oggi non coincidono più con il loro punto originale; seppure questo fatto non modifichi la validità dell’interpretazione astrologica e dei temi natali, basati su un sistema assolutamente simbolico di connessione con le stagioni sul nostro pianeta, è un fatto astronomico che la lenta rotazione dell’asse terrestre comporti lo spostamento del punto vernale (o punto gamma) di 1 ° ogni 72 anni.
Quando il Sole, nel suo apparente moto annuo, transita per tale punto, la Terra viene a trovarsi in corrispondenza dell’equinozio di primavera. Circa 2100 anni fa, nella sfera celeste vista dalla Terra questo punto coincideva con la costellazione dell’Ariete; poi, per via della precessione, man mano all’indietro con quella dei Pesci.
La coincidenza delle costellazioni con i segni ha luogo dopo un giro completo dello zodiaco, cioè 72 x 360°= 25.920 anni.
Questo è detto anno platonico ed è una cifra che ricorre a vario titolo anche in tantissimi scritti religiosi di differenti culture, come i maya: Guenon prende spunto dalle cronologie di vari popoli antichi tra cui appunto quella dei Maya, che indica la fine del lungo computo in corrispondenza del solstizio invernale del 2012; Guenon sostiene però che in realtà il 2012 non vada inteso che come una data approssimativa.
Dal conto di 25.920 anni appare chiaramente che le ere zodiacali siano di circa 2160 ani, per cui dato che il punto vernale coincideva con l’ariete 2100 anni fa, stiamo proprio entrando adesso nell’era dell’aquario. La maggior parte degli astrologi che si sono interessati alle ere concordano nello stimare il 2020 l’anno in cui è avvenuto il passaggio.
Il fatto che il 2020 sia stato un anno esiziale per l’umanità è riscontrabile non solo dal profondo picco di infelicità che ci ha agguantati con la pandemia, ma anche perchè sembra che non ci sia tregua ai perigli e difficoltà di questi anni. E quindi?
Esso è anche l’anno della grande curva anticlimax dei cicli planetari di Barbault, cioè una fase in cui i pianeti si riallineano come (simbolicamente) all’inizio del creato, per poi distanziarsi a causa dei loro differenti moti di rivoluzione. Questo implica che dal 2020 si inizia un movimento, dopo aver toccato il fondo, che ci porterà al massimo climax, cioè un periodo di grande benessere e sviluppo.
Ora, se ogni tipo di universo interpretativo , dai maya ai veda all’astrologia classica, convergono nel definire il periodo appena cominciato una nuova era, evidentemente c’è qualcosa che si muove in quella direzione.
Siamo quindi appena entrati nell’era dell’aquario, tecnicamente, ma come risposi alla mia amica, prima che essa sia operante al punto di modificare il comportamento e il destino degli uomini , manca tantissimo tempo, e forse questa generazione e la prossima non ne vedrà che il sogno; noi siamo ancora culturalmente immersi nell’era precedente.
I movimenti di passaggio sono lenti e fluidi, l’anno segnalato è un anno direi in qualche modo un punto di partenza per qualcosa che si svilupperà per gradi impercettibili, se non a posteriori.
Però.. c’è un però.
A breve, 2023, Plutone farà il suo primo ingresso nel segno dell’aquario, dove nonostante il solito zig zag iniziale resterà fino al 2042. Cosa accadrà? Iniziamo a guardare cosa è accaduto in passato con la medesima posizione del più piccolo ma più potente dei pianeti.
In primis, due eventi storici che hanno cambiato la politica mondiale per sempre: la rivoluzione francese, che tagliando la testa al re, ha simbolicamente dato il benvenuto ad un ‘epoca il cui il potere ( significato principale di Plutone) passa da un uomo divinizzato al popolo.
Quell’evento ha dimostrato che la repubblica, la parità fra cittadini e il progresso è possibile, e da quel momento si sono avviate le varie rivoluzioni che hanno portato, nei 250 anni di ciclo di rivoluzione di plutone , l’avvento delle repubbliche, o la de-divinizzazione della monarchia che si è democratizzata e affidata al parlamento liberamente eletto. Anche in Cina è stata chiusa la fase imperiale e in Giappone dopo Hiroshima, l’impero ha guadagnato un volto assai democratico. I valori del potere al popolo che si esprime in libere elezioni è assodato come meta della politica ( con le dovute eccezioni, ma siamo ancora in cammino) .
Altro evento è stata la dichiarazione d’indipendenza americana, che non solo ha avocato a sé il diritto di autodeterminazione di un popolo, ma ha asserito per la prima volta in una carta ufficiale il diritto dio gni uomo a cercare la felicità.
Si tratta di eventi dalle enormi implicazioni in termini di libertà, progresso, indipendenza delle persone e delle nazioni, riconoscimento dei diritti dei singoli e limitazione del potere di vecchia concezione. Tutti valori profondamente legati al segno dell’aquario e perfettamente compatibili con lo stimolo alla trasformazione che comporta Plutone.
Se volessimo guardare ancora indietro, nel 1534 plutone entrò in aquario e aprì la via alla vera conquista dei territori americani da parte degli europei, ( che poi con lo stesso plutone 250 anni dopo dichiareranno la loro indipendenza) , alla nascita del diritto di stampa, al distacco della chiesa d’Inghilterra dal vaticano ( quel vaticano che vedrà durante la rivoluzione francese, di nuovo con Plutone/aquario, le proprie chiese distrutte dai giacobini) .
Cosa accadrà ora? Premesso che un grande errore di fondo c’è: quando si parla di ERA DELL’AQUARIO, si pensa ad un periodo di gioia, di rinnovamento delle anime, ma bisogna ricordare che l’aquario non è un segno spirituale, proprio per nulla. E’ il segno della liberazione dai dogmi , dal potere subito; esso ci parla della rivendicazione della libertà assoluta e della tecnologia e della scienza come risorsa sicura per il progresso: non a caso plutone è il padre dell’illuminisimo, che poi diventerà positivismo scientista.
Sono convinta che il passaggio di Plutone porterà l’inizio di tutto ciò, inaugurando di fatto in modo visibile l’ingresso nell’era dell’aquario per tutti. Mi attendo immensi progressi tecnologici e medicali , imprese spaziali , governi sempre più liberali, un sapere diffuso e reso disponibile a tutti da una rete sempre più presente nelle minime pieghe delle nostre giornate.
Ma l’acquario, in quanto opposto del leone, è anche la spersonalizzazione dell’individuo che si “scioglie” nella collettività. Se il Leone ci parla di un individuo che brilla, al massimo delle sue potenzialtà, che vuole essere al centro dell’attenzione e dominare il creato, l’aquario ci parla della negazione delle egopatie a favore di valori di massa, che diviene l’entità da tutelare. Ci parla anche della tecnologia che diviene dominante: in questo senso, mi è sembrato assolutamente in linea con l’era dell’aquario l’arrivo nelle nostre fantasie ( per ora) del metaverso, di cui discutevo con una mia allarmata amica che si chiedeva se fra due anni sarebbe cambiato già il modo di lavorare perché obbligati a farlo nel metaverso.
Per chi non lo sapesse, il metaverso non è è una realtà virtuale, in senso stretto, ma un luogo immaginario parallelo a quello reale, creato dalla tecnologia in cui noi, con appositi strumenti, potremmo vivere una vita tramite il nostro avatar e fare le stesse cose che facciamo nel mondo fisico. In pratica, potremmo comprare una maglia al nostro avatar e indossarla, sull’avatar, quando incontriamo gli avatar degli amici nel mondo parallelo.
Ovviamte ci sarà chi troverà il tutto abominevole, e chi ne sarà entusiasta. La verità è nel mezzo: pensate all’immensa diminuzione dell’inquinamento industriale se comprassimo il superfluo solo in modalità pixel anziché stoffa, gomma e plastica. Certo ci vorrà tanta energia, ma uno dei risultati della nuova era sarà di certo lo sfruttamento dell’ecocompatibile. Qui si apre anche la questione di Plutone come atomo ed energia atomica di passaggio nel segno più scientista dei 12. Sarà una questione dominante nei prossimi anni e per fortuna, l’11° segno è il meno guerrafondaio di tutti; ( a meno che non sia una guerra necessaria , ricordate che urano e il suo segno sono cinici e machiavellici )
Il metaverso però è anche una fase inziale di un’immensa spersonalizazione dell’individuo, persino una de-corporizzazione; una modifica serissima del modo in cui ci rapporteremo con la realtà. E sarà solo un anticipo giocoso di cosa ci dobbiamo attendere dalla nuova era in cui ci stiamo incamminando. Supereremo i nostri limiti perché un avatar vola, si teletrasporta, non invecchia, non si ammala e non ha una coscienza. Non organizzeremo più la nostra vita attorno al concetto di Dio o spirito, perché ci sentiremo Dei.