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LA NUOVA ONDATA COVID E L’ASTROLOGIA

A grande richiesta, torno a parlare del virus che ha bloccato il mondo intero in una bolla amara fin dall’inizio dell’anno.

So bene che chi si loda si imbroda, ma permettetemi di dire che credo di essere l’unica che abbia fatto previsioni e non ragionato con il senno di poi, e finora nessuna delle mie idee si è rivelata inesatta, nemmeno sui tempi.

Negli articoli precedenti , che invito coloro che non li avessero ancora letti a scorrere la pagina e reperirli così da seguire il mio discorso, sostenevo alcune teorie sull’andamento del virus e sulle sue cause. Il mio approccio attribuisce al negativo approccio all’alimentazione e all’allevamento, e di conseguenza alla mancata gestione ecologica e attenta al risparmio delle nostre risorse, sollevata da Urano in Toro, nel momento che è stato spalleggiato dallo stellium Capricorno e da nettuno Pesci.

Le mie previsioni, ripeto verificabili sulla pagina, furono che ad aprile si sarebbe attuata una vistosa diminuzione dei contagi e quindi per i primi di maggio un ritorno alla normalità, almeno a grandi linee; in fatti così fu: ad eccezione delle scuole e di divertimenti che fossero assembramenti di persone, e l’obbligo della mascherina, la vita da maggio è tornata lentamente alla normalità.

Ma nell’ultimo post dedicato al virus scrissi anche che una seconda ondata ci sarebbe stata: cito testuale “Cosa accadrà poi? Tornerà, di certo.

Se il mio ragionamento e le mie ricerche sono fondate, la recrudescenza del virus covid19 riprenderà silenziosamente a novembre, con la luna piena in toro, alle 15.50 del 31 ottobre; per poi manifestarsi ampiamente dal 7 gennaio, con l’ingresso di Marte in toro”.

Ecco, l’unico errore che ho fatto è quel “silenziosamente”: a quanto pare, alle porte della luna piena in toro che riaccende il virus in qualche modo, già i contagi sono risaliti in modo significativo, anche se ancora stiamo conducendo una vita normale e non c’è emergenza sanitaria.

E’ ovvio che di questo passo entro un mese al massimo la situazione sarà seria, quindi sette mesi fa le mie previsioni furono direi precisissime. Il nuovo picco negativo sarà per me comunque verso gennaio, con l’entrata di marte in toro, unico periodo in cui vedo possibile qualche seria limitazione alla libertà e agli spostamenti.

In pratica, dato che la mia analisi parte dall’idea che tutta la pandemia ruoti attorno al segno del toro e il suo passaggio di urano, è evidente che tutto si concluderà con la fine del transiti in toro iniziati all’esordio della pandemia. L’ultimo è proprio Marte che ha avuto un lungo anello di sosta in ariete e a gennaio entra nel secondo segno.

Cosa intendo per fine del problema?

  1. Prima possibilità: come ho già scritto, è possibile che saturno e giove in aquario, segno del progresso, e delle scoperte scientifiche, ci portino in breve un vaccino, che quadrando urano in toro, ne bloccheranno l’azione porta-contagi
  2. Il virus inizia a perdere forza e man mano si esaurisce come successe per l’epidemia di spagnola sparendo davvero del tutto entro maggio 2021, periodo in cui ripartono i transiti in toro ( inizio di un nuovo ciclo) soprattutto la luna nuova in toro l’11 maggio

Il motivo per cui sottolineo tanto che le mie previsioni siano state precise e verificate non è solo la mia vanagloria ( e pure quella ci starebbe se penso alle notti sui dati da studiare) ma vuol dire che il mio impianto interpretativo è giusto: nessuno, per quel che ne so ha evidenziato il ruolo di Urano in toro/cibo/alimentazione/allevamento come causa di partenza del covid e di tutte le pandemie a sfondo alimentare: questo ci permette di aggiornare tantissimo alcuni valori di astrologia mondiale, e soprattutto ci insegna che quando il toro è messo sotto evidenza da transiti importanti, sia l’alimentazione mondiale che le patologie ad esso correlate, nonché le filosofie di rinnovamento relative conoscono un balzo in avanti.

A queste riflessioni fa seguito una domanda, di cui ho discusso già nel mio gruppo: un quesito che nasce dal mio intenso lavoro con i consulti e i problemi delle persone nella vita.

Capite bene che è la prima volta che noi astrologi ci troviamo alle prese con un lock down mondiale; nemmeno per la famosa spagnola si era mai verificato un provvedimento simile. Nella tragedia di questo periodo, si apre per gli astrologi desiderosi di avanzare nuove idee e studi che svecchino la nostra amata materia una serie di opportunità interpretative.

La domanda era piuttosto naturale: tutti gli eventi che fra febbraio e maggio dovevano verificarsi, che fine avrebbero fatto? ora, è vero che non sempre tutti i transiti agiscono e tantomeno puntualmente, ma su milioni di soggetti coinvolti la domanda era legittima.

Nel mio post nel gruppo molti mi dicono di essere ancora bloccati ( e ci sta, soprattutto per i segni fissi) ma molti mi confermano che invece hanno recuperato quanto lasciato indietro. Ma la stranezza è : questi eventi arrivano in momenti in cui le stelle sono comunque apportatrici di questi eventi, per cui ok salto un passaggio agisco al prossimo, o come io credo si stanno verificando cose che astrologicamente non hanno nessun appiglio?

In pratica, se a marzo dovevo innamorarmi perché mi accade adesso che non ho nulla nel cielo che parli di nuovi amori? Sembra una semplificazione e un po’ lo è, volutamente, ma di fatto è una domanda che mi vado ponendo ogni giorno, anche perchè è quello che preoccupa chi mi interpella.

E se ho ragione, perchè ciò accade? memoria universale delle energie cosmiche? blocco delle vite ma non degli influssi che comunque si manifestano appena si crea la condizione anche se i pianeti in quel momento dicono tutt’altro?

Per esempio, se io a marzo avevo venere in sesta e mi aspettavo qualche gratifica lavorativa, che non è accaduta allora, perchè ero in quarantena, possibile che accada adesso che in sesta mi transita marte? pianeta che io ho pure mal messo nel tema natale per cui quando passa si fa sentire in modo pesante?

Queste sono riflessioni aperte per cui accetto con piacere ogni genere di testimonianza, ma la risposta definitiva, che potrebbe anche cambiare la nostra percezione sul funzionamento dei transiti, arriverà soltanto fra qualche mese quando i dati statistici emergenti saranno inconfutabili.

 

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