LA TEORIA DI HELENA GORBATOVA SUI TRANSITI DELLA COPPIA
Avevo già parlato di questa studiosa e della sua innovativa proposta di interpretazione nel lontano 2016, agli inizi di questa mia avventura nei social; all’epoca, il post attirò molto l’attenzione degli studiosi e degli appassionati, così mi sento di riproporlo, con qualche aggiornamento dato dal grande numero di consulti che ho potuto effettuare in sette anni.
Come sapete, l’analisi di compatibilità fra due persone, a livello astrologico, si chiama sinastria: si mettono a paragone i temi, cercando aspetti armonici e disarmonici, per capire quanto sintonia ci sia, quale la resistenza alle tempeste.
In genere funziona, anche se ha un limite: non tiene conto dell’evoluzione dei soggetti, è come una fotografia, ma transiti pesanti sui temi di entrambi possono vanificare quella che in partenza era una coppia assai promettente.
La teoria di Helena Gorbatova, grandissima astrologa russa di cui nulla è stati tradotto in italiano (io conobbi il suo lavoro tramite un articolo su una rivista spagnola) esperta di astri, amore e sinastrie a livello mondiale, ci permette di fare previsioni sull’andamento di una relazione, con esattezza significativa.
Prima di tutto, è fondamentale avere la data e l’ora del primo incontro, ed erigere il tema del momento, dell’evento. Una rapida occhiata già ci dice se quella storia assaggia l’eterno o nettuno negativo lascia già intravedere delusioni e inganni. In genere però l’ora dell’incontro, a volte molto lontano nel tempo, non è disponibile.
Per Helena Gorbatova, si deve osservare principalmente quale pianeta ha “portato” il nuovo amore nella vita del soggetto: sappiamo che ci si può incontrare e legare affettivamente con una vasta serie di transiti planetari: da Urano in V a Giove su Venere, da un trigono di Saturno alla luna a un sestile di Plutone a Marte, tanti aspetti celesti possono essere la miccia di un evento sentimentale.
Per riuscire a far concretizzare un nuovo amore, il transito deve essere sostanzioso, cioè non troppo breve né che coinvolga solo pianeti veloci e velocissimi, nemmeno i luminari, che valgono molto se transitati ma poco come transitanti: vanno osservati i transiti di casa V, VII, anche VIII, su venere, sole e marte per le donne, venere e Marte ma luna per gli uomini.
La teoria della collega russa sostiene che un partner portato da un determinato corpo celeste abbia delle caratteristiche fisiche, caratteriali, psicologiche, relative al pianeta in questione, a volte evidenti nel tema natale, a volte poco, ma decisamente ravvisabili.
Ad esempio, il partner arrivato con Saturno ha delle caratteristiche saturnine, non solo nella personalità ma nel modo di vivere la storia.
È come se la persona (ma anche un evento, la teoria a mio avviso è applicabile a tutti gli aspetti della vita e potrebbe giocare un ruolo fondamentale in astrologia elettiva) avesse i colori del pianeta che transitando lo fa arrivare nella vita del soggetto.
È una teoria che ho visto funzionare almeno nel’80% dei casi, con dei picchi massimi se si parla di Giove: essendo il pianeta connesso con gli alti funzionari, i liberi professionisti e le arti liberali, quasi sempre l’amore che giunge con il grosso simpatico pianeta ha un abito professionale come toga o camice, divisa, o fa parte di un gruppo costituito tipo sindacato, partito, associazione di categoria.
Lo studio della Gorbatova poi analizza il ruolo del pianeta “portatore” nel prosieguo della relazione: la teoria è che quello che un pianeta ha dato, quel pianeta toglie, e nessun altro. Quindi per sapere se una rottura è definitiva, basta andare a vedere se ad esempio saturno, tanto per mantenere l’esempio, al momento della separazione era in cattivo aspetto con uno dei punti sopra.
Se lo è, le speranze sono al minimo per una riconciliazione.
Se questo calcolo non dovesse dare riscontro, si potrebbe applicarlo all’inverso: Ciò che saturno ha tolto, solo saturno può restituire, quindi se la separazione è avvenuta con saturno congiunto a venere, sarà saturno trigono alla luna o in V casa, tanto per fare un esempio, che potrebbe riportarlo. In questo modo è possibile tracciare una time line: se non è tornato per il transito benefico, e solo quel transito in particolare, l’amore in questione non torna più.
Questa teoria spiegherebbe anche perché certe storie tornano e si ricompattano con saturno o Plutone, e non con Giove o urano, ad esempio.
Un valore di questo prezioso studio, che l’autrice non prese in esame, è che tale azione funziona anche per altri argomenti della vita: un lavoro, l’andamento di un’attività, la recidiva di una malattia. Nei miei ultimi anni di lavoro, fortunatamente molto intensi, ho riscontrato spesso il verificarsi di questi passaggi con esattezza (quindi scarsa orbita di tolleranza) dar luogo ai fenomeni appena descritti.
Un altro punto cardine della teoria, che ho visto spesso funzionare al millimetro, è il ruolo del sole al momento del primo incontro d’amore, che essendo la vita, come simbolo, indica il tipo di vita della relazione. La Gorbatova assegna un ruolo simile anche alla luna, ma a mio avviso funziona meno.
Per avere un’opinione molto generica ma verificabile, basta sommare i significati di andamento della relazione al segno occupato dal sole al momento del varo della stessa. Capite bene che un sole in gemelli la renderà allegra, comunicativa e un po’ cameratesca, in cancro affettuosa e di convivenza rapida, in acquario un po’ libertaria e anticonformista.
Quello che la Gorbatova però non ha studiato nelle sue opere, è il ruolo dei pianeti retrogradi. A mio avviso, essi assumono un ruolo fondamentale nella domanda “torna?”
In generale, una sosta di un significatore amoroso con successiva retrogradazione, su Marte, luna o sole su qualche significatore amoroso può portare indietro l’amato. Casi tipici, dato che questo evento potrebbe verificarsi dopo lustri, gli ex che sembrano ritornati dall’oltretomba. Inoltre, un pianeta retrogrado ci riporta sempre qualcosa che abbiamo vissuto l’ultima volta che quel pianeta è stato retrogrado sugli stessi gradi di un segno.
Ciò accade più spesso di quanto si pensi, ma in questo caso, potremmo solo ritrovare qualcosa che avevamo perso, o risentire persone o vivere situazioni afferenti a quel periodo. Però certo che anche in questo caso una possibilità esiste, che magari dopo lustri un ex marito desaparecido bussi alla porta.
Solo che poi spesso con la ripresa del moto diretto, si ripresentano i problemi che si erano verificati in precedenza, sta alla coppia riunita affrontarli e questa volta risolverli, o lasciarsi per sempre.
Tale effetto, ripeto, si può applicare a tutti i settori della vita espressi dalle dodici case oroscopiche.