Le doti del buon astrologo
Avendo la fortuna di dirigere un’accademia di astrologia, scrivo spesso post dedicati ai miei numerosi allievi, e non solo di stretto contenuto formativo, ma anche di stimolo alla riflessione.
Che doti occorrono per un buon astrologo? Detto che ci sono molti tipi di approcci diversi: il ricercatore, il coach, il bibliomane, il formatore e via dicendo, c’è ovviamente una base comune, e per spiegarlo vi racconto due piccoli eventi personali.
Tornavo da Sorrento venti giorni fa, e sulla strada si trovano parecchie gallerie. In alcune di esse le luci in alto sembrava si accendessero al passaggio dell’auto, in altre no. Ovviamente le spiegazioni possibili sono molteplici: illusione ottica data dalla curvatura del tunnel, posizionamento e tipologia delle luci differenti. Non è una domanda esistenziale, ma ci ho passato un bel po’ a rifletterci.
Ecco, la prima dote di un buon astrologo è non fermarsi sempre al proprio ombelico, e rimanere curioso verso tutto ciò che osserva, farsi domande, immaginare risposte. Non importa se poi da questa curiosità perenne ne scaturiscano sempre illuminazioni epifaniche, ma rimanere in osservazione con gli occhi metaforicamente verso il cielo, a tentare di trovare sempre ulteriori conferme e connessioni, è la strada per una conoscenza profonda della nostra amata materia.
Altra riflessione, sono stata a vedere Rugantino al Sistina, una commedia musicale molto cara a tutti i romani; alla fine Serena Autieri, dopo gli applausi finali, ha invitato il pubblico e cantare tutti in coro “Roma nun fa’ la stupida stasera” e solo un quinto del teatro ha partecipato. Io cantavo a squarciagola come una bimba al compleanno e osservavo la platea, la maggior parte a bocca chiusa, immobili, impenetrabili, con equa distribuzione fra giovani e meno giovani, maschi e femmine, platea e balconata.
Ecco credo che un astrologo non debba mai perdere l’empatia per il prossimo, il senso della condivisione, l’amore per l’umanità, e, permettetemi, la voglia di cantare a squarciagola, un inno alla vita fatto di slancio ed energia, perché l’astrologia, nella ruota zodiacale di un tema, esprime la circolarità, quindi la perfezione, di ogni cammino. L’astrologia racconta la vita, e mentre stiamo con il naso all’insù, impariamo a gioire di quello che è quaggiù.