Ancora su Urano, il terreno fertile per la sua azione
Nel mio ultimo articolo ho chiarito quale sia il modo in cui Urano agisce: una spallata al passato per detronizzare la cultura dominante ( in senso di moda, costume, politica, società) che parte dal piccolo, per poi coinvolgere sempre più ogni aspetto della realtà. Si vede benissimo nei cambiamenti di vita dei singoli soggetti, che Urano compie spesso in modo totale e repentino, ma anche in astrologia mondiale.
Ovviamente, come in natura il seme attecchisce subito e regala messi abbondanti se il terreno è adeguato, anche i corpi celesti necessitano di un ambiente propizio per agire. Un tema natale fortemente restio al cambiamento e attaccato alla tradizione, con scarsi valori uraniani/aquariani, forma una specie di resistenza, per cui il transito sarà più subito che agito o vissuto.
Ma nel momento in cui si compie l’associazione perfetta, cioè passaggio planetario e tema natale o tema di transito mondiale, questo valore dirompente dà il meglio di sé.
Vediamo per capire il tema natale di tre grandissimi innovatori, cioè Marx, Freud, Einstein, e permettetemi di inserirli nel contesto della cultura che gli è propria, cioè quella ebraica: il lato caratterizzante di questa fede è un diverso rapporto con l’anima, la cui origine va ricercata nella definizione biblica di “uomo”. È abbastanza noto che la religione ebraica ha sempre e dovunque dimostrato un’attenzione e una profonda considerazione per la vita corporea e le sue esigenze, nonché per l’uomo non come parte di Dio, ma come testimone di Dio. Il Rabbino Rav A.J. Kook nel 1900 scrisse che l’essenza dell’ebraismo è la passione di vincere il separatismo che divide l’uomo della natura, dal suo simile , e da Dio. Questa frase riporta ad altri tre teologi ebrei contemporanei, Levinas, Amado Levy Valensy e Memmi, quando sostengono l’idea di redenzione dell’uomo per mezzo dell’uomo, facendo dell’umanità stessa il vero Messia.
Come afferma il teologo Levinas, la non separazione fra membra e spirito ha radici antichissime: nella Bibbia infatti non si parla mai di “corpo” e “anima” ma sempre e solo di “uomo”, senza mai provvedere ad una distinzione: tutti i maggiori filosofi e teologi sono ormai d’accordo nell’affermare che la separazione tra corpo e anima è peculiare solo alla religione cristiana, ed è dovuta al sincretismo che ne caratterizzò alle origini lo sviluppo , e cioè la fusione di elementi del giudaismo con i riti misterici e l’ideologia neoplatonica.
Al mondo delle idee, che Platone identifica talvolta poeticamente con i campi elisi delle religioni misteriche, l’anima desidera tornare, e questa aspirazione è qualificata dal filosofo come eros, amore per la perfetta sapienza.
La tradizione biblico-semita, in tutta la sua storia, è sempre rimasta fedele a quella visione unitaria dell’uomo che non prevede la divisione in anima e corpo per la semplice ragione che quella tradizione non disponeva di un concetto di anima come entità autonoma e separabile.
Il risultato è che non esiste nella religione ebraica il concetto di paradiso o di inferno dove le anime finiranno a seconda del comportamento che hanno tenuto durante l’esistenza terrena.
Senza anima, niente peccati, niente punizione: quello che ci aspetta è tutto in questa vita, nel male e nel bene, come conseguenza delle nostre azioni. E se c’è un pianeta, diciamolo, privo di remore, votato all’abbattimento di convenzioni e convinzioni, liberatorio e giustificatorio nei confronti di ogni libertà di azione e di pensiero, è proprio Urano. Urano a volte è cinico, perché per buttare giù una visione del mondo ci vuole tanta freddezza, raziocinio, pelo sullo stomaco, e una visione machiavellica del futuro, tutte doti che non mancano agli amici aquari, men che meno al loro pianeta guida.
Quando Urano è presente nei temi natali in modo sostanzioso, come ad esempio un soggetto di cultura ( attenzione, cultura, non necessariamente fede) ebraica, si compie la magica alchimia di un soggetto naturalmente predisposto ai valori Uraniani e si ottengono effetti da libro di storia, come accadde nei temi dei tre grandi personaggi che hanno di fatto inventato la modernità: Freud, inventore della psicoanalisi, ( pensateci: solo una persona che non crede nell’anima poteva scoprire il funzionamento della psiche) Marx, che ha finalmente dato voce alla masse di lavoratori createsi con la seconda rivoluzione industriale, e Einstein, che rivoluzionò la fisica con nuovi studi sulla legge spazio-tempo.
In effetti, proprio nel secolo dell’Olocausto la presenza culturale ebraica, tramite la diffusione e la comprensione dell’opera di questi intellettuali e ricercatori, si è fatta decisiva. Il popolo ebraico con i suoi pensatori e i suoi autori, non ha mai esercitato un influsso tanto grande quanto nel secolo che avrebbe dovuto essere quello del completo sterminio. Senza Marx, Freud, Einstein, il mondo contemporaneo non sarebbe ciò che è. E’ stato detto da molti, da Lowith a Bloch a Levinas, che, appunto, il monoteismo ebraico contiene in sé stesso una forte componente di desacralizzazione e laicizzazione del cosmo, e queste due azioni sono fortemente uraniane.
Vediamo il primo tema in ordine di nascita, Marx, con Urano dominante, in casa X /carriera con Nettuno che dona visionarietà. Urano presenta cattivi aspetti con Plutone, segno che le sue teorie saranno rivoluzionarie ma lasceranno molti morti sul terreno. La casa XI ben messa con Giove ospite che bacia i luminari, la fama perpetua e l’enorme diffusione delle sue teorie. Un asc Aquario congiunto al punto di fortuna che uranizza definitivamente il tema.
Arriviamo poi a Einstein, uomo di cui si dice nel privato fosse piuttosto maleducato e persino crudele con la prima moglie, e del resto il discendente in capricorno con Marte in settima trigono plutone ci parla proprio di una volontà di sopraffazione in ambito di coppia. Ma per il resto, vediamo un Urano in aspetto con nettuno, mercurio, sole, Giove, quest’ultimo in aquario, e una casa undicesima abitata da due colossi del cosmo, nettuno e plutone: appare chiaro che urano è la sottodominante del tema e il valore più forte come energia.
In ultimo ma non certo per importanza c’è Freud, nel cui tema Urano è anche la dominante primaria, congiunto a sole e mercurio, trigono nettuno, casa undicesima abitata da un buon Marte pieno di energia e un fondo cielo aquario , il punto cardinale più intimista, e sappiamo che fu proprio dall’autoanalisi dei suoi vissuti infantili che Freud riuscì a capire il meccanismo dell’inconscio e le sue leggi.
Ebbene, questi temi di pensatori avevano urano fortissimo, ma esso ha trovato nell’educazione e cultura ebraica un terreno fertile, libero da condizionamenti morali, bigottismi, freni ideologici perché quell’humus che tiene uniti anima e corpo impedisce divagazioni e resta, in fondo, molto razionale e per nulla misterico.
Ogni grande evento ha bisogno dell’incontro di una forza che avanza con un terreno non sdrucciolevole, al fine di offrire al corpo celeste la massima libertà di espressione, ed è la chiave del progresso e spiega anche perché una simile alchimia, purtroppo, non si verifichi di frequente.