Antiscie e controantiscie per comprenderci meglio, anche in sinastria
Da quando ho scritto nell’articolo di San Valentino dei segno antiscia e contro antiscia, sono stata sommersa di messaggi con richieste di spiegazioni e quindi eccomi qui a cercare di rendere semplice uno degli aspetti celesti più esaminati fin dall’antichità, anche se ora sembrerebbero passati un po’ di moda. Eppure, oggi che la lettura psicologica degli astri è una delle scuole di pensiero più seguite, questi concetti dovrebbero conoscere un serio revival perché legatissimo al concetto di caratteristiche ombra della pesonalità.
Questi particolari aspetti del tema natale hanno conosciuto una fortuna grandissima nel corso della storia dell’astrologia, basti pensare che fino al 600 erano sicuramente degli aspetti fondamentali sia per l’interpretazione caratteriale che per la stesura delle previsioni per il soggetto. Oggi come oggi sono utilizzate soprattutto dagli astrologi cosiddetti classici poiché possono tornare estremamente utili nella stesura di temi progressi. Anche sul nome ci sono state delle discussioni: chi le chiama antisci al maschile e chi le chiama antisce al femminile; io opterò per la versione più antica, credo, che è quella al femminile, dal greco antiscion al singolare e antiscia al plurale.
Il primo autore a riferirsi alle antisce con il loro nome fu probabilmente Firmico Materno, seguito da Alcabitius e William Lily. Tolomeo non usa questo termine, ma espone il concetto in modo chiaro nel suo Tetrabiblos.
Di cosa si tratta esattamente? si tratta di punti dell’oroscopo personale entrambi ugualmente distanti dalla linea del solstizio, in pratica quella che congiungerebbe il grado zero del cancro con il grado zero del Capricorno; alcuni autori le considerano solamente se in questi punti sono presenti dei corpi celesti mentre in altri studi quali ad esempio quelli di Picard, l’antisce esercita una funzione importante anche senza la presenza di un corpo celeste su quel punto. Le antisce, simmetriche alla linea, dei solstizi, hanno anche le controantisce, sempre punti ugualmente distanti ma dagli equinozi.
Per fare in modo che tutti voi possiate capire esattamente di cosa stiamo parlando, anche se siete solo dei semplici appassionati vi dirò che essi sono: punti dell’oroscopo personale di un soggetto, speculari fra loro, che hanno la stessa distanza dall’inizio delle stagioni sul nostro pianeta. Per calcolarla dobbiamo sottrarre 30° alla posizione. Scrive Patrizia Nava: “Ricordiamo che il grado originale sommato al grado dell’antiscia è sempre uguale a 30. Così, se un pianeta è a 2° Cancro, la sua antiscia sarà a 2° prima di 0° Cancro, cioè a 28° Gemelli. 28 + 2 = 30”. Ad esempio, per trovare il grado dell’antiscia nel segno zodiacale corrispondente; ad esempio, l’antiscia di un pianeta a 15° della Vergine cade a 13° Ariete.
Ogni punto astrologico ha la sua antiscia, per cui non solo i segni, ma soprattutto i pianeti. Che cosa significano e come possono essere interpretati questi particolari punti all’interno della lettura di un tema Natale?
Antiscion in greco antico voleva dire ombra: l’antiscia quindi nel tema natale di un soggetto persino se priva di pianeti, rappresenta tutto ciò che è dentro di noi e nascosto ripudiato, rimosso anche in senso strettamente psicologico. Jung ha trattato ampiamente il concetto di ombra e credo che sia chiaro a tutti cosa possa essere il lato ombra di una persona: caratteristiche della personalità che ci sono ma non si vedono e che nemmeno il soggetto stesso percepisce fino in fondo a meno che non compia un percorso di tipo psicanalitico o che si metta in contatto con la propria parte ombra tramite la meditazione o la fede.
E’ sicuramente un punto che direi importantissimo nell’analizzare un tema natale quando si ha di fronte una personalità molto contorta, e la persona è chiaramente bisognosa di aiuto nel trovare una pace interiore e capire cosa si muove nel suo profondo, che non riesce a comprendere e dominare: ad esempio consiglierei di esercitarsi molto sull’interpretazione delle antiscie a chi svolge attività di counseling o di coaching.
Se poi per caso nel punto dell’antiscia troviamo un pianeta essa diventa ancora più forte, “fondamentale il riflettersi di un pianeta in un grado diverso dello zodiaco, è come se ogni pianeta avesse diritto a due domicili diversi, uno ufficiale, pubblico, conosciuto da tutti e l’altro invece nascosto, riservato, ma pur sempre operativo seppur con qualche limitazione”. (Saturnello)
Nella mia esperienza il punto antiscia di un corpo celeste, soprattutto dei luminari e dei pianeti veloci va a rappresentare il rimosso della funzione planetaria relativa: quindi il sole l’espressione di sé, la luna l’emotività, il rapporto con il proprio passato; mercurio la parola, l’intelligenza e la mobilità, Venere l’amore, la grazia e la salute; Marte l’aggressività e la capacità di difenderci. Sono funzioni basilari dell’esistenza che ciascuno di noi cerca di vivere nel modo più proficuo e il loro lato ombra ci dice cosa rimuoviamo psicologicamente gettandolo nel buco nero dell’inconscio rispetto a quella specifica funzione.
La tradizione ci insegna che due pianeti che si trovino in antiscia fra di loro possono essere considerati come congiunti perché sono la parte concava e convessa di uno specchio e questo apre infinite nuove possibilità di lettura a chi non avesse ancora sperimentato questa tecnica.
Nella mia esperienza di astrologa però devo dire che utilizzo la lettura delle antisce soprattutto nei casi di sinastria poiché quando due pianeti dell’uno e dell’altro in una coppia si trovano in antiscia fra di loro, scatta una sorta di riconoscimento reciproco fra le due persone, come se le parti ombra di ciascuno dei due potessero finalmente venire alla luce e questa unione si rivela capace di far sentire entrambi profondamente compresi, più che da ogni altra persona nella loro vita. L’attivazione del lato ombra che finalmente viene vissuto all’interno della coppia rende il legame unico e profondo e genera spesso quelle frasi quali “mi sembra di conoscerti da sempre”. Su questa tematica è stato pubblicato un libro bellissimo scritto da Daniela Di Menna, “La Sinastria delle coppie segrete“, dove dice: “ E’ importante sapere che, anche in assenza di un pianeta o di un punto sensibile, il grado di Antiscia può venir attivato per sinastria, in particolar modo parlando del grado di Antiscia della Luna. Se trattiamo un pianeta, il grado di Antiscia simboleggia la parte ombra dell’archetipo rappresentato che, se non incontrata e riconosciuta consapevolmente viene attivata per proiezione sinastrica”.
I segni che sono in Antiscia sono speculari rispetto all’asse solstiziale e sono:
Cancro-Gemelli
Toro-Leone (quadratura)
Ariete-Vergine (quinconce)
Bilancia-Pesci (quinconce)
Scorpione-Aquario (quadratura)
Capricorno-Sagittario
Non si può però parlare di Antiscia senza menzionare la Controantiscia e cioè il grado dello zodiaco esattamente opposto al grado dell’antiscia stessa. Le considerazioni sono cioè esattamente opposte a quelle fatte per l’Antiscia, i gradi corrispondenti al pianeta e alla sua Controantiscia sono di natura diversa, parlano lingue diverse e si comportano in maniera diversa. Pertanto, si parlerà di congiunzione di due pianeti a mezzo Antiscia o di opposizione a mezzo Controantiscia. (Saturnello)
Secondo la tradizione, il segno controantiscia rappresenta l’insieme di doti che potrebbero compensare i difetti del nostro carattere, dare una spinta ai miglioramenti di approccio ai problemi, insomma una “risorsa nascosta”.
Scrive il grande giornalista e poeta Vuesse Gaudio su Astra: “in ognuno di noi si nascondono tante cose e contemporaneamente i loro aspetti contrari …. là contro antiscia andrebbe consultata come quella che può indicare la via per trovare la sicurezza compensatrice e che prospetti perciò la piena realizzazione dell’ideale di personalità. È un luogo di stimoli per cui ogni individuo può conciliare o poste esigenze e mettere in mostra qualità personale nascoste.“
Ecco la tabella dei segni contro antiscia (che poi sarebbero l’opposto dell’antiscia, semplicemente)
Ariete – Pesci
Toro -Aquario
Gemelli -Capricorno
Cancro- Sagittario
Leone – Scorpione
Vergine-Bilancia
Con un po’ di lavoro personale su se stessi e con un po’ di conoscenza delle valenze dei segni zodiacali é sicuramente possibile capire su quali risorse possiamo fare affidamento, soprattutto quando poi vogliamo tirar fuori il meglio da noi o quando vogliamo trovare una pacificazione interiore.
Sicuramente però l’utilizzo che possiamo fare di questi aspetti celesti può divenire fondamentale nella lettura di un tema sinastrico, per capire quanto la coppia possa essere cementata nel profondo e quindi andare incontro ad una buona durata e ad una compenetrazione reciproca a livello di anima.