DI CHE SEGNO SEI VERAMENTE?
Sappiamo tutti che il segno è dato dalla posizione solare all’interno dello zodiaco: il sole, considerato fulcro della vita, della personalità, dell’energia del soggetto. Indubbiamente è un dato di rilevanza, ma chiunque pratichi astrologia sa che spessissimo anche la combinazione segno e ascendente dice assai poco del soggetto, si deve considerare sempre la posizione di tutti i pianeti e le case ecc ecc
Però è vero che stabilire il tono di fondo è importante, altrimenti non avrebbe senso stabilire la dominante, ad esempio. Avere un’essenza capricorno è molto diverso da avere un’essenza gemelli, e il destino , il coraggio, le scelte saranno sempre molto diversi per i due tipi.
Un saggio interessante è quello di Ciro Discepolo, in cui sostiene che il vero segno di appartenenza è quello dato dalla presenza di sole o stellium in una casa, riferito al segno simbolicamente rappresentato da essa. Hai uno stellium in X? Sei un capricorno; in V? sei un leone.
Ammetto che la cosa mi piacque molto, e ancora oggi utilizzo questa cosa quando effettuo consulti, che per altro su di me , grosso stellium in XI, pare calzare alla perfezione: non ho pianeti in acquario ma tolto lo stakanovismo virgineo, sono tutta undicesimo segno.
Effettuando consulti però mi sono resa conto che spesso il segno dominante è soggetto anche ad altri fattori, a mio avviso importanti.
Prima di tutto, gli accumuli elementali. Puoi ben avere il sole in cancro e tre pianeti in casa quarta, ma se poi hai tutto il resto in segni di terra, questo dato prevarrà. In questi casi , per stabilire un segno preciso fra i tre, mi affido o alla dominante, se sono fortunata, o bilancio la situazione. E’ un lavoro che non consiglio ai neofiti, ma parlando con la stessa persona, a consulto, piano piano questa cosa appare chiara.
In seconda battuta, ho scoperto essere fondamentali i domicili e le esaltazioni. Qui già so che ci sarà chi scrive che non gli è mai stato chiaro, anche perché ogni autore ha sentito il dovere di dire la sua, i morpurghiani inseriscono x ed y, nell’antichità non c’erano i transaturnini per cui la loro scoperta ha un po’ rimescolato le carte, chi li legge signori di un segno, chi gli assegna solo un domicilio secondario.
Ammetto senza problemi, che io , nel mio piccolo, ho provato a reinventare i cicli di domicilio seguendo regole diverse, e dato che anche io ogni tanto ho un attacco di mitomania, mi appariva pure che funzionassero.
Ma in realtà l’unico sistema che veramente, alla prova dei fatti, regge, è quello lasciatoci dall’antichità, sostituendo però urano nettuno e plutone, come signori, quindi in domicilio, in acquario, pesci e scorpione.
Ebbene, nella mia esperienza, e sarò lieta di confrontarmi in merito con colleghi e appassionati, il ciclo è importantissimo nel capire quale sia il segno dominante. Un pianeta in domicilio è incredibilmente forte, regge bene anche gli ostacoli più duri, i quadrati più esatti, e l’esaltazione colora il pianeta di una tenacia e di una luce irripetibile. Il segno coinvolto acquista quindi un’importanza assoluta nel tema.
Qualcuno dirà: a che serve in definitiva? Fondamentale per l’interpretazione del carattere, base del lavoro dell’astrologo, ma anche esiziale per chi volesse dedicarsi all’astrologia giudiziaria, cioè che emette giudizi e fa previsioni. Capite bene che alla domanda cosa accadrà con Giove in V e insieme Plutone in VII ad una persona, la risposta è completamente diversa se abbiamo di fronte un temperamento cancro o acquario.
La velocità con cui coglie nuove partenze un sagittario , senza ruminamenti né sospiri alla luna, renderà più probabile un cedere ad un nuovo amore e chiudere una vecchia relazione, in un quadro astrale del genere, mentre uno scorpione renderà il tutto una lunghissima agonia masochista da tenere nascosta.