IL FUTURO DELLA MONARCHIA BRITANNICA
Oggi sono ancora in corso i funerali della regina Elisabetta II: uno degli eventi tv che passerà alla storia per essere seguito forse dal maggior numero di milioni di persone in tutto il globo; stanno presenziando all’addio a questa donna, che a tutti a noi è sembrata praticamente immortale, tutti i capi di stato, dall’imperatore del Giappone al presidente americano, mondo occidentale ed orientale uniti in una chiesa al di là dei singoli credi religiosi e delle singole abitudini; tutti in nero, in rispetto delle usanze occidentali anche coloro che indossano altre tinte per il lutto, uniformati e accordati per rendere un omaggio a questa donna che nel bene e nel male, nella grandezza ma anche nella bassezza, – inevitabile quando si gestisce potere- , ha attraversato un secolo di storia con un senso del dovere assolutamente raro.
Tutti i miei colleghi si sono sentiti in dovere di analizzare i transiti della morte della regina tirando fuori come al solito elementi assai improbabili, quando un Plutone all’ascendente è già di per sé indice di possibile trasformazione, e a quell’età la prima trasformazione possibile è proprio quella del lasciare il corpo fisico per immergersi nel corpo etereo universale.
A me però interessa più sapere che cosa accadrà adesso. La monarchia britannica, oltre al ruolo che riveste per gli inglesi e per tutto il commonwealth, è sempre un po’ stata un baluardo di ciò che significa stabilità politica, attenzione al cittadino e rispetto sacro delle istituzioni. Non è un caso se non seguiamo con la stessa attenzione le vicende della corona norvegese, o piuttosto quelle del sovrano thailandese.
La corona d’Inghilterra ha rappresentato prima di tutto un grande immaginario e modello nella cultura occidentale: da Artù e i cavalieri della tavola rotonda che sedevano attorno a un tavolo appunto senza angoli perché volevano essere tutti alla pari, fino all’impatto storico -sociale della Magna Charta, è una nazione in cui il concetto di democrazia è sovrano pur essendo una casa reale alla guida – virtuale – del paese. Un baluardo immobile e resistente alle tremende avversità del mondo come sicurezza e ispirazione per tutti noi. Saranno Carlo, William e George all’altezza di questa eredità?
Analizzando con attenzione il tema di tutti e tre i futuri regnanti, quello che ho potuto arguire è che a dispetto di chi immagina che Carlo non vivrà a lungo quanto la madre, il passaggio di consegne che veda William sul trono accadrà quando Plutone sarà negli ultimi gradi dell’acquario e questo perché toccherà contemporaneamente diversi punti dei temi di tutti e tre i futuri regnanti presi in considerazione.
Carlo diventa re con un bellissimo passaggio di Giove al medio cielo: il punto che parla della carriera, dell’emancipazione, del raggiungimento del massimo grado che la vita consenta di raggiungere. Questo sicuramente lo rende particolarmente felice, anche se i transiti soprattutto quello di Saturno e di Plutone, a mio avviso gli rendono la vita pesante.
Detto questo sarà un re abbastanza giusto con una forte vocazione ambientalista, come ha già dimostrato da principe occupandosi delle tematiche del clima. È un re che camminerà nel solco della tradizione: sarà al servizio della nazione né più né meno come lo era stata la madre; sicuramente con un filo di tenacia in meno, e anche minore imperturbabilità.
Non scordiamo che Elisabetta era del Toro mentre lui è dello Scorpione: i tori sono assolutamente più capaci di rimanere fermi ed immobili sulle loro convinzioni, sulle loro abitudini e a difesa delle tradizioni. Lo scorpione invece come segno d’acqua – e tra l’altro l’acqua più paludosa- è sempre più emotivo è più capace di essere anche colpito e coinvolto dai vari eventi che si susseguono; quindi, sicuramente mi aspetto da Carlo una gestione della monarchia forse un po’ più empatica ma fondamentalmente abbastanza vecchio stile così come la corona inglese ha sempre dimostrato di prediligere.
La mia ipotesi è che quando Plutone dall’aquario sarà opposto al Plutone Natale di Carlo possa insorgere qualche neoplasia o qualche malattia degenerativa piuttosto seria che lentamente lo portino verso un decadimento. Questo porterà William, e in misura molto minore ovviamente George, che nel frattempo sarà un giovanotto, a svolgere sempre più incarichi di visibilità e di gestione della corona.
Mi aspetto la dipartita di Carlo prima dell’uscita di Plutone dall’aquario o immediatamente dopo quindi parliamo di una ventina d’anni di Regno. Questa previsione viene confermata osservando il tema del principe William che sarà sicuramente un re molto amato; con una grandezza di spirito ed elevazione di pensiero, uno sguardo verso il futuro e verso la modernità. Sarà capace di essere profondamente attaccato al suo ruolo ma in un modo innovativo dovuto ai suoi fortissimi valori gioviali e Sagittario: è infatti un ascendente Sagittario con una casa nona piena e un Giove congiunto al medio cielo.
Quindi è una persona molto fiduciosa nelle possibilità dell’avvenire, che crede nello sviluppo anche tecnologico, dato Urano nella casa undicesima quindi nel proprio domicilio. Quando lui salirà sul trono ci sarà probabilmente tanto bisogno per i reali e la corona di essere ammodernati e svecchiati nella visione del paese. William non esiterà ad usare il potere che la costituzione gli concede per agire direttamente sul destino della sua nazione.
Non dimentichiamoci che Giove rappresenta anche l’alto funzionario quindi non credo si limiterà a ruoli di convenienza ma agirà in prima persona affinché determinate scelte vengano fatte. Porterà la nazione verso quella visione che ne hanno lui e la moglie, che poi dal tema si evince essere un punto cardine della sua esistenza. Qui troviamo conferma di quanto previsto per Carlo quando Plutone sarà agli ultimi gradi dell’aquario fra circa una ventina d’anni sarà anche in perfetto trigono al sole di William quindi mentre comporterà sicuramente un problema per Carlo questo potrebbe essere un momento di presa del potere da parte di William.
Nel tema Natale del piccolo George possiamo andare a notare che quando il famoso Plutone sarà in pesci si avvicinerà al fondo cielo del piccolo quindi presa di potere di un genitore, cambiamento radicale nella gestione della situazione familiare. Diciamo che la data della fine del transito di Plutone in aquario come avvicendamento della corona si ritrova chiaramente espresso in quelle date uniche per tutti e tre gli eredi.
Sicuramente è un po’ presto per capire come il tema Natale di George si svilupperà nella sua personalità però sicuramente quel medio cielo in vergine fa capire che si metterà completamente a disposizione dei suoi doveri: la Vergine è un segno che ama forse stare un po’ dietro le quinte e assecondando anche il sole in cancro, George potrebbe essere un re che porterà avanti i suoi doveri con forte spirito di sacrificio sentendosi un po’ il padre della nazione; e anche lavorando sodo per mantenere probabilmente quello che il padre avrà probabilmente impostato e seminato durante il suo percorso di vita.
Dovendo guardare il tema di George ammetto che non mi sembra il tema Natale di un futuro re; certo adesso è veramente molto presto per dirlo ma non mi stupirei se a quarant’anni George decidesse di non salire al trono e abdicasse in favore della sorella o di qualcun altro perché mi sembra una persona più amante della vita privata che della sovra esposizione mediatica.
Chiaramente adesso è presto per capire il suo carattere; sappiamo che poi i transiti e l’educazione fanno tanto nel modificare o resettare quelli che sono gli input del tema Natale.
Ad ogni modo quello che conta è che sono tutti e tre personaggi assolutamente in linea con ciò che ci si aspetta anche se da quello che vedo William sarà l’unico di questi tre veramente in grado di lasciare un segno nella storia della dell’Inghilterra e comunque nella cultura del mondo occidentale