IL POTERE AL FEMMINILE, DALLA MELONI ALLE GIOVANI REGINE DEL FUTURO
Ricordo ancora le perplessità di alcuni lettori quando scrissi, ormai un anno fa, che prevedevo l’ascesa al potere di una donna nel nostro paese, o come presidente o come capo del governo… Ma gli astri non mentono mai.
Analizziamo alcuni dati astrologici che avevo già espresso in altri post: il potere dalla seconda metà del ‘900 in poi ha subito, nel mondo occidentale, una trasformazione. Dal potere maschile, solare (che brilla su tutti) marziale (il potere gestito con le armi) e saturnino (politica basata sull’ambizione personale) che si personifica nel grande uomo, alla ricerca della supremazia in patria e dell’egemonia all’estero, si è andati verso il potere democratico: le masse che acquisiscono tramite il voto, il reale potere e il diritto alla rappresentanza politica, con scadenza di verifica periodica.
Le folle sono indicate dalla luna e tutte le democrazie, anche le monarchie parlamentari come quella inglese, sono espressione di valori lunari (la massa) mercuriali (potere amministrato con la parola e spostamento dei conflitti sul versante economico e commerciale) e venusiani (ricerca di mediazione e compromesso): accoglienza di tutte le opinioni, mediazioni fra le parti, diritto di parola universale, scadenza dell’investitura politica (le fasi lunari).
Questo spostamento, avvenuto dopo millenni, ha dirottato quindi (e sta iniziando a sentirsi anche in oriente) l’identificazione del potere da pianeti e valori maschili a pianeti e valori femminili.
Questo comporta anche che sempre più donne, in ogni veste, acquisiranno ruoli fondamentali. Nel momento in cui valori planetari dell’altra metà del cielo si sono affermati, si sono poste le condizioni sociali e culturali affinché le donne volessero e potessero salire nelle posizioni di rilievo della società e non solo in ambito strettamente politico e questo è destinato ad aumentare.
Riflessi di questo li vediamo anche nell’incredibile risveglio spirituale al femminile, dalle Wicca in poi, legato ai cicli di fertilità, che dalla fine del secolo scorso si è imposto come main stream culturale; ma anche nel definitivo avvento dei reality come intrattenimento: non più tanto il personaggio famoso che si mostra, ma la gente comune (sempre la luna) che diventa centro dell’attenzione. La trasmissione Amici è il trionfo di Luna (persone comuni) mercurio (le giovani generazioni) e venere (l’arte).
Una sostanziale ma temporanea battuta d’arresto è avvenuta con il passaggio di Plutone dal 2008 soprattutto, ma anche dello stellium del 2020, in Capricorno, al quadrato perfetto di cancro -luna e bilancia -venere; nel 2012 Obama la spuntò su Hillary Clinton, ad esempio: mi ricordo di aver pensato come, nonostante il razzismo serpeggiante in USA, avessero preferito un nero ad una donna. Questo passaggio ci ha regalato personaggi come Trump, esemplificazione di tycoon-tirannosauro assai misogino.
Qualche mese fa la bravissima giornalista Susanna Schimperna, che è anche un’eccellente astrologa, in un post notava come ultimamente espressioni come educazione, cortesia, gentilezza, garbo, fossero qualità ormai introvabili. Infatti, i passaggi dei pianeti agiscono anche sui valori sociali ed antropologici, di costume, e non solo su guerre e pandemie. Negli anni (non ancora terminati) di Plutone- capro, ostili appunto a luna e venere, le doti di cui sopra sono andate effettivamente un po’ perse, proprio come i valori lunari in politica hanno un po’ ‘ subito una contrattura.
Ma già ora che questo ultimo transito sta terminando, si notano recuperi di questa organizzazione della cultura politica e sociale.
La vittoria politica di Giorgia Meloni, e la sua futura investitura in qualità di presidente del consiglio, in un paese come l’Italia, fortemente patriarcale e segnato dalla cultura cattolica, è un fenomeno enorme. Vi ricordo che nella Chiesa Cattolica le religiose non possono dire messa, confessare, tanto meno diventare cardinale o papa, ma sono relegate a mansioni di servizio e preghiera.
Mi si lasci dire che ho trovato nauseante un fatto accaduto da domenica sera in tutte le tv: i commentatori, in genere maschi, hanno ripetuto costantemente la frase “vediamo se ne sarà capace”. Nessuno si era mai sognato di esternare una simile opinione di dubbio nemmeno quando Berlusconi da imprenditore si è improvvisato politico, o quando giovani 5 stelle, a zero esperienza, hanno preso il 35%. Si obiettava per fattori ideologici o programmatici, mai hanno insinuato che fossero incapaci; e dire che la Meloni, al di là delle opinioni personali di tutti noi, fa politica sin da ragazzina con grande convinzione, e ha ricoperto ruoli di governo. Ma è donna, per cui “chissà se sa fare altro delle crostate alla bimba” è stato il sottofondo patriarcale, misogino e vetusto della maggior parte delle cariatidi televisive e l’ho trovato indecoroso verso il mio sesso.
Ma tranquilli: i pianeti la sanno più lunga di tutti voi. Terminato questo periodo a breve, il cammino verso la supremazia dei valori lunari continuerà, espandendosi anche in oriente.
Vi ricordo che fra 20 anni, le monarchie più durature della storia vedranno la corona su una testa di donna; Leonor di Spagna, Elisabetta del Belgio, Ingrid di Norvegia, Caterina Amalia d’Olanda, Vittoria di Svezia e seguire sua figlia Estelle, e se non sbaglio, il piccolo George potrebbe abdicare in favore di Charlotte o non lasciare figli e quindi la corona passerebbe alla discendenza della sorella. Anche in oriente principesse come Rania di Giordania hanno oggi un’influenza sulla società determinante.
Ovviamente non è detto che essere donne significhi sempre essere benvolute, all’avanguardia e capaci; ma esse incarnano una metamorfosi del linguaggio del potere e non posso che ritenere questo un passaggio di importanza fondamentale per lo sviluppo della società futura.
Volete sapere come sarà il governo a guida Meloni e quali dinamiche si attueranno? Vi attendo domani con un nuovo post dedicato.
2 Comments
Mi dispiace, ma non riesco a gioire della vittoria della Meloni! È una donna, vero, che purtroppo per il genere femminile, ha sposato una ideologia che non posso e non voglio condividere ed ha una modalità che sento violenta nella sua veemenza è tutto sommato vacuità di soluzioni vere e concrete per l’Italia. Esco quindi da questo gruppo
io non gioisco, racconto la realtà come la raccontano le stelle, non emettiamo giudizi né io né loro