Indietro

La dominante planetaria, a cosa serve e come si calcola

Se chiudessimo in una stanza i 10 astrologi più famosi del mondo, non riuscirebbero a mettersi d’accordo sul metodo di calcolo della dominante, sebbene  già nel lontano  1961  Barbault, nel suo imperdibile Trattato di Astrologia, gli avesse dedicato un esauriente capitolo in cui analizzava tutte le varianti possibili.

La verità è che fare l’astrologo non è solo riempire le caselle, ma un lavoro di acume, di colpo d’occhio, di abilità nell’inquadrare un tema in generale, e, soprattutto, di TANTA pratica, magari unita all’esperienza di vita, che aiuta molto più di quanto si pensi a leggere certe sfumature.

La dominante si individua di certo seguendo le regole base, ma di fronte a certi temi in cui tutti i valori sembrano determinanti, solo il colpo d’occhio dell’esperto potrà tirare le somme, durante il colloquio con il soggetto, per stabilire con certezza questo valore.

A cosa serve la dominante? Essa dona il suo colore a tutto il tema,  sfuma ogni aspetto con le sue proprie caratteristiche, definisce il tipo di eventi che la persona vivrà.

Ad esempio, una persona con Giove dominante, sarà sempre più ottimista   di uno con Saturno che domini, anche negli eventi negativi, e i transiti pesanti avranno comunque una coloritura più gioviale, perchè il soggetto ha l’abilità di vedere il bicchiere mezzo pieno, di continuare a credere e sperare anche in mezzo al tunnel, e anche perchè sembra che transiti messacranti per altri possano essere per lui meno catastrofici.  Ma va detto che la dominante è anche simbolo dell’anima del soggetto, per cui i transiti pesantissimi su questo punto ledono in profondità la persona. Parimenti, un transito positivo della propria dominante è molto più positivo di un altro transito anche benefico.

La dominante è fondamentale per rispondere alle domande del consultante, da “voglio capire profondamente chi sono” a “voglio sapere se x torna da me”  essa gioca un ruolo, in primis perchè determina il comportamento generale del consultante, in secundis perchè tutti gli accadimenti della sua esistenza hanno un pizzico di dominante dentro di essi.

Cos’è la dominante? un pianeta  che risulti essere il più importante, forte, del tema natale.  Non va confusa con la dominante elementale, cioè l’elemento più forte del tema, aria o acqua, terra , fuoco, nè con la dominante zodiacale, cioè il segno più intercettato. Anche queste sono importanti ma meno centrali per l’interpreazione del tema e dei transiti.

Ovviamente, le case angolari contano più delle case cadenti, come nel tema, e i pianeti personali pesano maggiormente rispetto ai transaturnini. Fate poi attenzione a non confondere i dispositori con i governatori.

Come si calcola? cercherò di rendere semplice ciò che non lo è, stilando dei punti;  la dominante può essere:

  1. il pianeta congiunto al medio cielo  o  il pianeta in casa X entro i 15 gradi dalla cuspide
  2. il pianeta congiunto all’AS o in casa prima entro i 15 gradi dalla cuspide

c.il pianeta congiunto al DS o al FC, oppure in casa settima e quarta

  1. il pianeta che regge l’ascendente se è collocato in un punto cardinale
  2. Il pianeta che è signore del medio cielo  se è collocato in un punto cardinale
  3. il pianeta che forma aspetti sia con il sole che con la luna

g.il pianeta che è coinvolto nel maggior numero di aspetti, sia positivi che negativi. E’ fondamentale considerare anche gli aspetti minori di cui ho parlato in un mio precedente articolo: si potrebbe scoprire che un pianeta non ha aspetti maggiori ma 6 aspetti minori, e andrebbe considerato.

h.come i punti sopra, per i segni.

nota importantissima: queste considerazioni vanno bene, purchè il pianeta non sia in debilità, cioè: sia nel suo domicilio, oppure nella sua esaltazione, o almeno in trigonocrazia. In caso sia in caduta, esilio, va scartato, perchè un pianeta debilitato non potrà mai dominare un tema.

Sembra facile, ma sappiate che poi alla verifica dei fatti, si presentano sempre montagne  di problemi:  il più frequente è che diversi pianeti si prestano alla definizione, a pari merito: ad esempio, un pianeta in esaltazione che regge l’as in fc, e quello che regge il MC in domicilio all’as. Oppure un pianeta congiunto al ds, e un altro che forma 7 aspetti maggiori e tre minori.

Come procedere? qui entra in gioco l’esperienza del consultante, la sua sensibilità, ma anche la sua capacità di intervistare il soggetto in modo aperto e possa stabilire la dominante, guardando a ritroso scelte fatte ed eventuali problematiche aperte. Un esempio? La persona lamenta una vita irrequieta, fatti che arrivano sempre un po’ troppo all’improvviso per lui, che magari è un placido toro ascendente cancro e aspira ad un pacifico tran tran? Magari Urano era una delle possibilità da valutare come dominante, a quel punto avrete quasi la certezza, e dico quasi, perchè le persone a volte non sono brave a descrivere la propria vita e omettono dettagli che sarebbero di fondamentale importanza.

Una considerazione importante è che non bisogna mai confondere la dominante con una forza presente nel tema. Mi spiego meglio: un soggetto ha marte congiunto al sole e affronta la vita in modo battagliero; marte potrebbe anche essere la dominante, ma potrebbe esserlo anche venere che risponde a certi altri requisiti. Non confondiamo la sua  aggressività data dalla semplice posizione di marte come il colore del tema, cioè la dominante. Basta considerare che la dominante colora TUTTA la vita del soggetto, per cui sarà marte se la persona sarà marziale un po’ in tutti i campi, anche quelli lunari e mercuriali, non solo solari; sarà venere se  nonostante la posizione di marte congiunto, il soggetto avrà una certa amabilità di fondo, una socievolezza e capacità di giudizio e perdono in ogni fattore della vita.

Tenete presente che il ruolo della dominante potrebbe in alcuni casi spiegare la resistenza ai transiti di taluni soggetti; è un fenomeno che a tutti gli astrologi è ben noto, e che ancora non è stato approfondito in modo definitivo. La dominante però di certo ha un ruolo, poichè i settori e pianeti coinvolti da essa appaiono come colonne salde nei confronti dei transiti, bene per quando sono negativi,

Vorrei anche aggiungere che spesso si trovano temi con due dominanti, e si definisce dominante mista; più rara l’eventualità di un tema senza dominante. Se posso aggiungere una mia esperienza personale, in caso di dubbio, io do sempre la precedenza ai pianeti che coinvolgono l’ascendente rispetto al mediocielo, ma è la mia opinione.

Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo!

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *