
La stella fissa Ant-ares, il rivale di Marte e il suo significato nei temi natali
Nelle torride serate estive, si manifesta all’orizzonte australe l’imponente sagoma della costellazione di Antares. Di fatto, nelle contrade settentrionali dello stivale italico, una frazione di tale costellazione rimane velata dall’orizzonte. Il dominio dello Scorpione si spande su un’estesa porzione celeste e, nei tempi antichi, si protraeva in uno spazio ancor più vasto, inglobando la costellazione della Bilancia, che nell’arte celeste era raffigurata come le tenaglie dello Scorpione. Antares, l’astro alfa del dominio dello Scorpione, pulsa proprio nel cuore di tale figura a 9º 47′ del Sagittario.
il suo nome deriva dalla parola araba الدبران al-Dabarān, che significa la Successiva, Colei che insegue, perché sorge dopo le Pleiadi e sembra inseguirle nel Cielo. Fin dall’antichità, la magnifica Stella fissa Aldebaran fu la Stella guida dei cieli e il Suo nome era connesso alla regalità, al dominio, all’ascesa della Luce.
Era la stella regina dei sumeri quando, segnando l’equinozio di primavera (dal 4000 al 2000 a.C.), evocava il simbolo di un’energia primordiale e celeste; nell’antica Persia era Tashter, lo ‘Spirito creatore’ .
Nella filosofia esoterica orientale Aldebaran è uno dei quattro Mahārājah, i ‘Quattro piani sacri. Per gli Egizi, Aldebaran è la Stella Sar e Rohini, la ‘Stella dell’Ascesa’: Ro, Ru è “la porta o la via d’uscita, il punto nei cieli da dove procede, o nacque, la luce primordiale; sinonimo di ‘matrice cosmica’”, così scrive H. P. Blavatsky. (citato da Finnicella)
Secondo la mitologia, fu uno scorpione a porre fine alla vita del gigante Orione per volere di Artemide. Trasformati in costellazioni, il Leone e lo Scorpione furono posizionati in punti diametralmente opposti del cielo per impedire che i due si osteggiassero anche nella volta celeste.
Così, durante le stagioni invernali, allorché Orione si mostra nel cielo serale, lo Scorpione si conta tra le ultime costellazioni a fare la sua comparsa prima del sorgere dell’alba.
L’astro dominante dello Scorpione, Antares, irradia un fulgore rosso intenso. Malgrado una minore effusione di luce dovuta alla sua fredda temperatura, Antares brilla nel cielo con una luminosità notevole, indizio inconfondibile dell’imponente vastità della sua superficie.
Antares si classifica fra le giganti rosse, astri di proporzioni mastodontiche: sostituendola al Sole, la sua mole si dilaterebbe fino a comprendere l’orbita del nostro pianeta.
“La densità di stelle semplici, doppie e variabili rende lo Scorpione una delle costellazioni più affascinanti del firmamento. Tuttavia, la maggior parte di questi corpi celesti si trova nella porzione meridionale della costellazione, che da nostre latitudini risulta quasi inosservabile. In questo contesto, se vi capitasse di trovarvi, per lavoro o vacanza, in regioni più meridionali, vi esorto a non lasciarvi sfuggire l’occasione di ammirare lo spettacolo che la visuale completa di questa costellazione zodiacale può offrire”. (Franco Potenza)
Antares è la stella più brillante della costellazione dello Scorpione e occupa una posizione di rilievo nell’eclittica, la strada apparente percorsa dal Sole nel suo moto annuo visto dalla Terra. Astrologicamente, essa cade nel mezzo del segno dello Scorpione, un segno d’acqua noto per la sua intensità emotiva e il suo potere trasformativo.
Astrologicamente, Antares rappresenta il nucleo della potenza Scorpione: trasformazione, morte e rinascita. Essa incarna l’archetipo dello Scorpione come forza distruttiva e al contempo creatrice, richiamando la morte necessaria prima della rinascita. La stella suggerisce un punto di svolta, una sfida, il passaggio attraverso una “notte oscura dell’anima” che precede un’illuminazione o un rinnovamento. (Finnicella)
Antares nella costellazione dello Scorpione è la stella principale e, come dice il nome Ant-ares, il nome significa Rivale a Marte.
Ma è anche correlato ad ‘anti Har’, che significa ‘di fronte ad Horus’, dove Horus è associato alla costellazione del Toro.
La volta celeste, nella sua incommensurabile vastità, racchiudeva un tempo una costellazione dello Scorpione di proporzioni maggiormente estese rispetto alla sua manifestazione in epoca contemporanea; essa si estendeva in maniera tale da abbracciare non solo la figura dello Scorpione ma anche quella della Bilancia.
Gli antichi piatti che compongono la Libra non erano altro che gli artigli dello Scorpione stesso. Nella saggezza egizia, le bilance erano strumento sacro per la pesatura delle anime dei defunti, in un rito di passaggio necessario prima dell’ingresso nell’ade. Così, nell’ampio teatro della mitologia, Antares si erge come simbolo di quella transizione ardente tra l’esistenza terrena e il regno della morte, per poi presagire un ritorno dalla morte alla vita.
La fama inquietante che circonda la costellazione dello Scorpione potrebbe essere ascrivibile alla sua ubicazione a meridione nel firmamento, un’area temuta quale ingresso agli Inferi, attraverso quella ‘via combusta’ che incendiò l’immaginazione dei nostri antenati inducendoli a venerare il mistero della morte e del rinascere perpetuo.
In questo contesto cosmico, la stella Antares emerge come una presenza di straordinaria rilevanza, trovandosi in un dualismo di forze con Aldebaran, stella che evoca l’immagine del “diffondersi del seme”, un simbolo di fertilità, forza vitale e potenza creatrice. Similmente, Aldebaran, nei sacri testi dei Veda, è denominata Rsabha, che significa l’atto di andare incontro e unirsi. Antares, invece, noto come il Cuore dello Scorpione, si batte per conferire l’immortalità.
Sia Antares che Aldebaran sono annoverate tra le Stelle fisse Beheniane, astri di preminente influenza all’interno della tradizione astrologica medievale europea e araba, un firmamento di quindici stelle prescelte per la loro peculiare efficacia celeste. Il termine Beheniane trae origine dal vocabolo arabo “bahman”, che significa “radice”, poiché ciascuna di esse era ritenuta fonte preminente di energia astrologica per uno o più pianeti. Ad ogni stella corrispondono sigilli e simboli specifici, associati a gemme, piante e immagini arcani, i quali costituiscono il fondamento dell’arte talismanica.
Nell’ambito di queste luminescenze celesti, Antares assume un ruolo di eminenza come una delle quattro stelle degli Arcangeli, identificata con Oriel, l’angelico scrutatore d’occidente. Conformemente al suo rango di preminenza angelica, Antares, superando di 883 volte le dimensioni della nostra stella solare, si posiziona come la quindicesima stella in ordine di luminosità nel firmamento notturno, inferiore in grandezza soltanto alla gigante rossa Betelgeuse.
Queste quattro stelle primarie, denominate Stelle degli Arcangeli, hanno segnato nei cieli gli equinozi e i solstizi nell’antichità:
Aldebaran rappresenta Michele, il comandante dell’Armata Celestiale, Guardiano d’Oriente (Gemelli);
Fomalhaut incarna Gabriele, Guardiano australe (Pesci);
Regulus, o Regolo, simboleggia Raffaele, Guardiano boreale (Leone);
Antares è l’effige di Uriele, Guardiano d’Occidente (Sagittario).
Nel sublime mosaico celeste, la stella Antares, quando congiunge aspetti di rilievo con i pianeti personali entro l’oroscopo di nascita, si presagisce un influsso di risonanza notevole sull’essere. Ma se vissuta male, in senso materialistico e opportunista, causa i crolli più rovinosi.
Il motivo ricorrente di questa stella è la generazione di successo attraverso un battesimo purgativo di vita e morte. Propone l’aspirazione all’intensità anche in assenza di necessità. Con i suoi tratti mitologici, Antares è emblema degli estremi, siano essi per deliberata scelta o per forza maggiore.” (parafrasi di Franco Potenza)
Antares risplende di particolare importanza per gli eroi di guerra, si narra che doni prontezza mentale, sapienza tattica e ardimento, incoraggiando azioni temerarie, specialmente se in rapporto con il Medio Cielo, l’Ascendente, il Sole o Giove.
“Le individualità con un Antares dominante nel proprio diagramma natale sono percepite come figure carismatiche, potenti e sovente ingaggiate in conflitti, sia interni che esterni. Essi incarnano la tenacia e la fermezza dello Scorpione e possono essere attratti da professioni legate alla gestione di potere e crisi, come la psicologia, l’investigazione o la chirurgia” (interpretazione di Finnicella)
Ebertin sostiene che “Antares conferisce natura ostile, combattiva e contenziosa. Questa stella risulta essenziale per gli individui in uniforme, si dice che infonda vigilanza, ingegno strategico e il coraggio dei risoluti.”
Antares sembra portare sfortuna agli occhi se in congiunzione con l’Ascendente, la Luna o il Sole. Domina il lato destro della terza vertebra inferiore (quinta lombare) nell’umana anatomia. La tradizione ci rinvia certezze solamente per i pianeti antichi, ma non dubito che si possa arrivare anche a una solida esperienza interpretativa con i transaturniani. Personalmente, sono affascinata dagli effetti di un rapporto con Plutone in termini di potenza assoluta (con il dubbio che non venga ben gestita)
Vediamo le implicazioni della sua collocazione nei temi natali:
ASCENDENTE: In congiunzione con l’Ascendente, promette ricchezze e onori, sospinti da passione e ossessione. Un potenziale per ergersi come un sovrano magnanimo, un despota, talvolta ingiusto, ma sempre mosso da un’aspirazione superiore all’espansione. In sostanza, un personaggio di statura machiavellica e imponente destinato a lasciare un segno indelebile.
MEDIOCIELO: In congiunzione con il Medio Cielo, presagisce fortuna e l’abilità di diffondere verità e giustizia. Doti simili a quelle di Salomone e una predisposizione alla giurisprudenza.
SOLE: In congiunzione con il Sole, plasmi grandi guerrieri, invincibili come Achille, generali che scolpiscono la storia. Emergono anche come compagni leali, sempre pronti a difendere la propria dama.
LUNA: In congiunzione con la Luna, genera persone di fama, di vedute aperte, inclini alla filosofia, alla scienza e alla metafisica. Porta grande potere, onore e ricchezza, ma i benefici potrebbero rivelarsi effimeri, con una tendenza all’ossessione per le vicende familiari. (interpretazione di Finnicella)
MERCURIO: In congiunzione con Mercurio, annuncia grandezza negli studi ma anche una sfida nel mantenere costanza di comportamento.
VENERE: In congiunzione con Venere, escono allo scoperto i grandi amanti, le bellezze sovrane, coloro che portano pace e armonia, ma, curiosamente, ciò non è sufficiente a forgiare i grandi artisti.
MARTE: Con questo pianeta di natura affine, emergono i guerrieri, ma anche coloro che seminano guerra; i pionieri, gli sportivi; e nelle donne, la grandezza conquistata in campi tradizionalmente maschili.
GIOVE: Con la congiunzione a Giove, si manifesta un fervore religioso, autentico o presunto, un prediletto dall’ecclesiastico, una propensione all’ipocrisia, con vantaggi per i congiunti”. Estremismo e fondamentalismo religioso da una parte o un’ampia capacità di sintesi simbolica e trasmissione di saggezza esoterica. Un sensitivo, un veggente o un occultista. (interpretazione di Finnicella)
SATURNO: La congiunzione con Saturno tende a generare individui che si percepiscono talmente influenti da ritenersi divinità, cadendo così in comportamenti autoritari ed egocentrici.
per chi volesse approfondire il significato delle stelle fisse, abbiamo un corso in partenza, scriveteci!