
SANREMO SCACCIAPENSIERI E LE STELLE
Come ogni anno e con un’attenzione da parte degli italiani sicuramente maggiore rispetto alla liturgia del Quirinale, è partito il festival della canzone; non vi so dire chi vincerà poiché i cantanti in gara sono davvero tanti e non di tutto ho il tema natale completo.
Personalmente sogno la vittoria di qualche vecchia gloria, un po’ perché ho 50 anni e un po’ perché in un paese dove si elegge Mattarella bis al Quirinale dovrebbe per coerenza vincere Iva Zanicchi di anni 83, e che sicuramente in quello che fa si dimostra più competente e gradevole di molti ottuagenari politici mummificati sulla poltrona.
A parte gli scherzi, gira un meme assai divertente su Facebook in cui si segnala che la reazione ai cantanti quest’anno viaggia ai due opposti: e cioè il “chi cavolo è” e il “ma questo ancora campa?!”; in effetti una buona parte degli artisti in gara era a me totalmente ignota, il che non è strano vista la mia età, ma alcuni erano totalmente ignoti anche ai miei figli adolescenti, il che dà un po’ l ‘idea che siano andati a raschiare il fondo del barile musicale, pur di portare in scena qualche novità.
Da affezionata quale sono della Kermesse devo dire che Sanremo ha il vantaggio, rispetto ad altre manifestazioni, di svuotare la mente dai problemi seri e sintonizzarci per 5 giorni su dibattiti intensi tra il miglior vestito e la peggiore canzone, l’artista più improbabile e quello più in lizza per la vittoria in un crescendo di gossip ed analisi della moda come se fossimo tutti grandi influencer nei social media.
In fondo sono 5 giorni di vacanza in cui un po’ ti rilassi, un po’ ti diverti e che ti offrono una boccata di ossigeno rispetto alla pesante quotidianità per cui vi esorto ad amare il festival come fosse un weekend fuori porta.
Ma veniamo ad Astri e Canzoni e partiamo da Tanani, per fortuna ultimo in classifica, con una canzone che sembra proprio la pubblicità di quel brutto aspetto che ha nel Tema Natale e cioè il superficiale Mercurio in Gemelli opposto a Plutone sesso, nel suo domicilio Scorpione. Il suo testo infatti si intitola “Sesso Occasionale” e copia paro paro quello che mediamente dice l’amante sposato alla sua cotta di turno:” Ok, va bene che sono distratto ma nemmeno tu sei perfetta… Non finiamoci più nel sesso occasionale…baby ritora da me e metti via quella pistola, baby ma dai cosa c’è? Quell’altra non mi è mai piaciuta, tranquilli noi, tranquilli mai, l’altra non mi è mai piaciuta”…
Ecco proprio quello che riportano come discorso di un “lui” le mie adorate clienti, quando si imbattono nell’ennesimo narcisista ammogliato, che giura di volere una storia seria, ma giura come me quando dico che voglio fare la dieta…
Ergo donne, quando c’è di mezzo un Plutone in Scorpione associato ai valori Gemelli occhio, che sarebbe capace di mandarvi per vocale tutta la canzoncina.
La cosa che mi diverte di questo artista è che probabilmente pensa di essere originale e non sa di aver messo su carta le 10 frasi più fatte delle relazioni amorose dell’ultimo decennio, che se dovesse pagare i diritti d’autore farebbe prima a scappare in località senza estradizione.
Un’altra forma che può prendere un Plutone dominante è perfettamente rappresentata dal duo Highsnob e Hu: arrivati con un look da cassa da morto lui ed elfo in tailleur lei, roba che più scorpionica non si può, appena li vedi non sai bene se sono vampiri appena usciti dal sarcofago, o stregoni della notte in vacanza.
Cantano una canzone che sembra proprio l’inno degli autolesionisti, altra attitudine scorpionica visto che l’animaletto con il pungiglione è l’unico che volendo potrebbe suicidarsi col suo stesso veleno:” stringimi forte, che provo piacere a sentire dolore come lo shibari” ; e ovviamente è sempre molto plutonico il riferimento alle pratiche bondage orientali (ma c’è più nessuno che fa sesso come ai bei vecchi tempi in qualche posizione tradizionale, senza doversi legare come una porchetta?!)..
La canzone continua: ”e io perdo la testa come Oloferne, dimmi come ti senti ora che baci un verme e poi piove e piove e farsi male fino a sfinirsi… perché non posso bere veleno nella speranza che muori tu”. Morte, sesso, vampiri, autolesionismo, Plutone ci sta proprio tutto .. ma per farlo uscire bene devi essere bello come Kurt Cobain, ( Plutone congiunto all’ascendente ) o l’effetto Hotel Transilvania è dietro l’angolo.
Quel gran pezzo di ragazzo di Fabrizio Moro, per passare ad un altro pianeta e cioè Nettuno, che ha bello dominante in rapporto con la metà del suo cielo, gli ha procurato un’eccessiva ansia da pandemia perché crede di parlare d’amore ma in realtà sembra pensare insistentemente alla vita con il covid:” il motivo per cui la mia vita è cambiata sei tu, sei tu quel confine tra il giorno e la notte, la forza che sento dentro ogni respiro imperfetto, tu attraversi il mio ossigeno, tu mi inietti nel sangue il destino… l’insistenza di esistere appesi ad un filo sottile” vabbé che Nettuno è il pianeta dei virus, però Fabri anche no!
All’opposto di Nettuno e Plutone e le loro ansie e fobie abbiamo il Sagittario eternamente giovane, fiducioso, ottimista che è Gianni Morandi che alla bella età di 77 anni ci canta che “ogni giorno mi sveglio e provo a dire che questo è un giorno nuovo, vai così… stai andando forte… apri tutte le porte, gioca tutte le carte, fai entrare il sole”.
Per proseguire, vi ricordate quando contavano le volte che la parola “amore” veniva ripetuta nei testi del festival? Ebbene sappiate che l’amore è stato tranquillamente sostituito dal sesso, e una buona parte delle canzoni indulge in descrizioni più o meno dettagliate, attraversando equamente tutto l’asse zodiacale nei vari artisti, ma, a dimostrazione che l’astrologia non sbaglia mai, ci troviamo i cantanti sessuomani con una forte incidenza di Arieti, Leoni, Scorpioni e Tori come se non ci fosse un domani.
Partiamo da quell’ascendente Leone inequivocabilmente protagonista e megalomane come l’ascendente richiede di Achille Lauro, al quale il Plutone in Scorpione generazionale aggiunge un tocco hard e che infatti canta “città peccaminose, donne pericolose, l’amore è un overdose, è zucchero e lampone, mi ingoia come un boa… la sposo? Come no! Le voglio bene ma mi do per morto (qui si è consultato con Tananai) romanzo rosa? No, piuttosto un porno”.
Arriviamo poi al bellissimo duo lesbochic di Rettore e Ditonellapiaga: la prima una sensuale cancerina e la seconda una libera aquariana che ci cantano allegramente “non so bene come dirlo, ma non conviene se lo fingo, non mi servono parole per un poco di piacere… se rimango vengo ripetutamente e non mi importa del pudore, delle suore me ne sbatto totalmente, non mi fare la morale che alla fine se Dio vuole è solamente una questione di chimica… la mano sulla coscia incalza e credimi ti dico si”.
Per testimoniare che l’amore non ha età Iva Zanicchi longeva capricorno, che nasconde i bollori sotto la corazza, usa un linguaggio più delicato ma il senso rimane quello “se lo vuoi, se ci stai, voglio amarti nel calore della pelle. Voglio amarti non solo per amore, nelle mani… nel calore” .
Dalla delicatezza ripiombiamo nel no limit con La Rappresentantedilista che ci intrattiene cantando “sopra la rovina sono una regina, con le mani con i piedi, con le gambe e con il culo… me lo sento esploderà, mi travolge una vertigine sociale mentre leggo uno stupido giornale, ciao ciao con le mani… con i piedi… con il culo… coi miei occhi ciao!”: seppure risulti che testo e musica siano scritti da entrambi il mio intuito da astrologa mi dice che nel testo ci ha messo più lo zampino il focoso ariete che è Dario.
È evidente che negli anni del passaggio di Plutone nello Scorpione si siano liberalizzate e normalizzate tutte le pratiche sessuali, dando vita a nuove generazioni senza alcun pregiudizio o tabù e questa cosa non può che farci immenso piacere; nel mio piccolo, sono un’allegra, disinibita astrologa di più di 50anni. Però ho Plutone in Vergine e … e nelle canzoni preferirei ancora “grazie dei fior”!