Transiti previsionali e gli aspetti minori
Molte persone mi chiedono da cosa io deduca dei dettagli sugli accadimenti che a loro erano sfuggiti. MI rendo conto che gli aspetti minori vengono spesso trascurati, sia perché un transito di Saturno spesso è doloroso e calamita attenzione, sia perchè non salta all’occhio quanto essi possano essere di aiuto nell’interpretazione di una personalità e nel dispiego degli avvenimenti.
Non mi riferisco solo a semisestili, quiconce, e sesquiquadrati che tutti abbiamo studiato sui manualoni, ma anche ad aspetti meno noti. Una delle domande che mi pongo è perché mai si analizzino sempre punti fittizi con ossessione maniacale, ad esempio Lilith, e non si considerino punti reali come aspetti minori fra pianeti.
Nella mia pratica trentennale, ho notato che gli aspetti minori ( che quasi tutti i software non calcolano nemmeno se non lo chiedi) sono importantissimi nei seguenti casi:
- difficoltà a riconoscere la dominante planetaria
- pianeti senza aspetti maggiori
- valore di un pianeta che funge da punto da punto di talete e sua capacità di scarico senza effetti collaterali dell’opposizione che va ad assorbire
- case vuote ( la cui cuspide riceve magari 6 aspetti minori)
e.datazione degli eventi
- comprensione maggiore dei possibili effetti dei transiti e dei fenomeni di resistenza agli stessi
Prima di esaminarli, ricordiamo le meravigliose parole di Helene Kinauer Saltarini: ”
Tutti gli aspetti astrologici sono importanti in quanto disegni all’interno del cerchio zodiacale, e rappresentano delle dinamiche che spingono l’uomo all’azione. Usati male, il soggetto sarà coinvolto in situazioni sempre più difficili, se usati bene, i nodi si scioglieranno come neve al sole”
NOVILE: è il più complesso poichè si crea a 9, 18, 54 e 81 gradi, cioè angoli divisibili per 9. Per chi è credente, si riferisce alla triplicità divina di molte religioni, su un piano terreno, indica la completezza psichica e fisica di un soggetto, l’armonia fra le parti.
SEMISESTILE: questo lo conosciamo tutti, distanza di 30°. Rappresenta la fase iniziale dei progetti e degli incontri, ha sempre un ruolo rilevante nell’analisi dei transiti amorosi perchè se presente fra venere, cuspide V o suo dispositore, e pianeti personali, indica un nuovo amore e la fine con quello precedente.
DECILE: distanza di 36°, indica le risorse per voltare pagina, per rialzarsi dopo le cadute. Si associa spesso alle decadi.
OCTILE: distanza di 45°, noto anche come semiquadratura. E’ un aspetto assai problematico, indica una grande crisi, nel settore in cui si compie. Se il soggetto la supera ne uscirà più forte e anche fortunato, in caso contrario accentua l’inclinazione alla depressione di rilevanza clinica.
SEPTILE: distanza di 51°, indica la via per compiere il proprio destino, gli strumenti che il nativo possiede per plasmare il suo mondo. Determinante in astrologia karmica.
QUINTILE: distanza di 72°, aiuta il soggetto a compiere scelte sagge, quindi è importantissimo, a mio avviso. Per chi fosse interessato a osservazioni esoteriche, ricordo che inserendo l’uomo in un pentagono e questo in un cerchio zodiacale, si contano 72 ° tra una punta e l’altra della stella, infatti 72×5 fa360. Se presente, soprattutto di transito, aiuta a chiudere situazioni nefaste.
SESQUIQUADRATO: distanza di 135°, indica nemici travestiti da amici, detto anche “il serpente nascosto”. Assai negativo, specie per i soggetti ingenui.
BIQUINTILE: distanza di 144 gradi, indica spesso un mentore, un aiuto provvidenziale.
QUINCONCE: distanza di 150°, blandamente positivo, si ritiene indichi una vita precedente, oppure, fuori dalla karmica, l’allegerimento di un fardello del passato.
Vorrei anche ricordare che gli aspetti definiti chiusi, cioè rappresentati da una figura geometrica chiusa, nei transiti indicano azioni che devono accadere e che comportano sforzo, mentre quelle aperte, tranne il semiquadrato, rappresentano spesso azioni che vengono eseguite con facilità e volentieri.