VIVIAMO IN UN’EPOCA NETTUNIANA
A volte ci dimentichiamo che il modo in cui gli astri agiscono sulle nostre vite è davvero semplice, e senza perdersi fra trigoni, eclissi, asteroidi e altri “fronzoli celesti” come li definiva il grande André Barbault, la semplice combinazione pianeta e segno genera effetti significativi sia nel breve termine, generando eventi e situazioni, che trasformando la mentalità e la cultura per sempre segnano le tappe del cammino dell’uomo.
Nel 2012 Nettuno si è accomodato nel segno che gli è proprio, i Pesci, come fece nel lontano 1848, anno delle cosiddette primavere europee.
Nettuno è signore di tutto ciò che è ideale, spirituale, ma anche di tutto ciò che appare, come gli oggetti messi in acqua, con contorni diversi dalla realtà. Regge le nebbie, le confusioni, sottrae stabilità e certezze granitiche a favore di qualcosa di etereo, mutevole, ideale, trasmutante.
In effetti in questi anni tutto è divenuto fluido: i generi sessuali, l’orientamento politico, la famiglia come istituzione ( penso alle famiglie sempre più allargate ed atipiche), l’informazione che è sempre più virtuale e meno esperita direttamente, e l’espressione artistica: se il cinema è l’ottava e il fumetto la nona arte, è assodato che la decima è l’arte del videogioco, un impero dell’intrattenimento che sempre più esprime contenuti di altissimo livello grafico e contenutistico, con intersezioni in tutte le altre arti, musica e cinema per primi. L’arte del videogioco, creatura assolutamente immateriale, è del tutto nettuniana, anche perché il gioco è diverso ogni volta che lo si lancia: nel rapporto unico ed irripetibile fra giocatore e piattaforma, si crea una realtà differente, un finale differente, mutevole proprio come la natura del pianeta in questione.
Nettuno è l’eterna dialettica fra l’ideale e il reale, tra il sogno e la concretezza; con lui, l’informe prevale sempre. E non è proprio così che ci sentiamo in questi primi anni del nuovo millennio? Navighiamo in un mare di informazioni in cui è difficile discernere la realtà dal fake, le certezze storiche sono state trasmutate per permettere a ciascuno di essere ciò che è, giusta tappa evolutiva ma anche realtà difficile da inquadrare.
L’arte è un pixel, la politica qualcosa di falso e illusorio, e non sono bastati tutti i pianeti di transito in capricorno ad attutire questa sensazione di realtà evanescente in cui individuare il cammino si fa ostico per noi tutti.
Per quanto Plutone nel segno decimo possa aver bilanciato la forza disgregante e gassosa, rimane che Plutone in capro non è nel suo domicilio; un pianeta sarà sempre più forte quando è stazionario nel suo segno, esprime tutti i suoi valori in modo costante, importante, incontrollabile proprio come ha fatto Nettuno in questi anni.
Nel suo passaggio precedente nei pesci, nel 1848, Nettuno agì su due fronti importantissimi: la disgregazione della vecchia concezione di stato assolutistico, portando quella serie di rivolte conosciute come primavere europee che apriranno la strada alla concessione di carte costituzionali e alla formazione di nuovi stati, fra cui il nostro, e la pubblicazione del manifesto del partito comunista di Marx, che andava a fondare il movimento più visionario di tutti i tempi dopo il cristianesimo , che auspicava una totale eguaglianza degli esseri umani, con le ricchezze equamente distribuite.
Potere fluido e società fluida, ovviamente nei limiti del secolo XIX. Oggi ha liberato l’io dalle etichette e la società dalle sue definizioni.
Mi sia consentita una piccola annotazione: pochi mesi fa un fumetto, sandman, già molto apprezzato di per sé, è divenuto serie tv facendosi conoscere anche da un pubblico molto più vasto.
La trama è incentrata su Morfeo, il re dei sogni: “dopo essere riuscito a fuggire dalla sua prigionia durata un secolo, Morfeo, il Re dei Sogni, si imbarca in una ricerca magica attraverso mondi e realtà diverse per cercare di risolvere il caos causato dal suo imprigionamento.” (Wikipedia)
Una trama e un personaggio assoluti e nettuniani, un capolavoro sull’irrealtà della vita quotidiana, che solo con questo passaggio poteva divenire oggetto di consacrazione mondiale. Per chi volesse esercitarsi, i 12 personaggi principali rispecchiano i 12 segni anche nella binarietà, ad esempio il contralto di Morfeo /pesci è la devota, organizzata e permalosa bibliotecaria- vergine Lucienne, Morte e Desiderio sono scorpione e toro, e via così. Mi sono chiesta se fosse voluto, da parte dell’autore, o solo un’altra conferma di quanto sia potente l’immaginario archetipico zodiacale.
Cosa ci riserva il futuro? Sebbene transiti simili ci portino cose simili, la storia è diversa perché diverso è il ciclo di transito dei pianeti. Fra poco, nel 2025, Nettuno entra in ariete e cosa porterà?
Prima di tutto, guerre religiose o a sfondo teocratico. La somma di Nettuno come religione, sentire il divino e sciogliersi in esso, e l’eccesso di Marte dato dall’ariete, annuncia proprio lotte e scontri per ragioni di fede anche idealista.
Non scordiamoci che la caduta del potere temporale dei papi, con la breccia di Porta Pia, è proprio del 1870, anno in cui nettuno era a metà viaggio nel primo segno dello zodiaco. Penso quini ad una primavera araba più forte, per rovesciare regimi teocratici poco moderni e poco egualitari; e tensioni di stampo terroristico a sfondo religioso. Penso anche un cambiamento di assetto geopolitico globale, ad un picco di innalzamento del riscaldamento e dell’emissione di gas serra (nettuno come gas ariete come calore). Credo anche assolutamente alla ridefinizione dei confini nazionali di molte realtà, e non escludo il crollo dell’Europa come ideale di unione.